L’attesa è finita, nuove avventure ci aspettano. Tornano i furiosi ubriachi Jack Tyler e Paul Dragon nel secondo imperdibile volume della trilogia piratesca scritta da Paolo Andrico e Paolo M. Corbetta: The Drunk Fury. Ascension Island, pubblicato dalla casa editrice Bookabook.
Ascension Island – Trama
1702. Finalmente la Mermaid e la Black Hunter solcano l’oceano verso Tamarit e il Golfo di Guinea: il prigioniero spagnolo deve essere trovato, Sir Regie deve essere convinto a unirsi alla Drunk Fury. L’obiettivo è ritrovarsi ad Ascension Island, il covo del capitano Vince, ultima tappa prima del viaggio per il tesoro dell’Huascarán, bramato anche dagli spagnoli.
1718. Jack è ancora in prigione, aggrappato all’ultima lettera di Paul: “Fratello, veniamo a prenderti”. Queste sono le parole che lo salvano dalla follia e dalla disperazione; tuttavia, ancora non sa che le loro missive hanno messo in moto eventi che non possono controllare: Nassau e i Caraibi sono pronti a esplodere, e Charles Vane, Barbanera, Calico Jack, Anne Bonny e Mary Read non intendono rimanere esclusi.
Recensione
“Libertà, rivoluzione: non potei fare a meno di iniziare a pensare che quelle parole ora mi sembravano altisonanti, riflettendo sul prezzo che entrambe richiedono.
Nessuno lo racconta mai, nelle storie e nei resoconti, quanto costino la libertà e la rivoluzione, nessuno dice mai come nascano le gesta dei ribelli.”
Ribelli. Le ciurme di pirati e bucanieri che popolano la Mermaid e la Black Hunter sono ribelli che il Fato ha condotto lì da ogni parte del mondo. Il loro obiettivo resta uno solo: l’oro dell’Huascarán per poter attuare la rivoluzione. E così tra una spietata caccia alla balena, una vendetta sanguinaria, l’inospitale giungla africana e un lugubre castello, il capitano Vince e il capitano John hanno concordato di ritrovarsi lì, ad Ascension Island.
Ancora una volta Jack e Paul usano la penna come arma e, inseguendo il detto Write or Die, sono pronti a raccontare la storia che un tempo intrecciò il loro destino a quello della bella Marie Anne e della temeraria Chepisooleawa. Ma se il passato è pieno di malinconia, il presente è una nuova avventura; a distanza di sedici anni, il fato porterà Paul e Jack di nuovo sulla stessa rotta.
Ma per noi lettori le domande senza risposta sono ancora molte. Quale fu la sorte di Marie Anne e Chepi? Dov’è finito quel tesoro che tanti anni addietro avevano cercato con disperazione e speranza? E la rivoluzione? Cosa andò storto nel passato, che ora si ripercuote sul presente?
Parere personale
The Drunk Fury. Ascension Island è una vera scoperta. Ogni nuova pagina apre nuove strade ai personaggi. A differenza del primo volume, piuttosto sottile per i miei gusti, il secondo è corposo, e si srotola in un connubio perfetto di azione, fratellanza, amicizia, amore e morte.
Ho un debole per Chepi e Paul, due personaggi che ho trovato subito affini. E sono rimasta affascinata dalla ciurma variegata del capitano John, e dalla caccia alla balena, ben descritta, che mi ha fatto quasi sentire sulla lingua il sapore del mare e tra i capelli il profumo selvaggio dell’oceano.
Ma, oltre a soldati spagnoli, abbordaggi scatenati e torture, questo libro contiene il giusto sorso di fantasia: sirene, demoni dalla fame insaziabile, leviatani all’orizzonte. Oscuri alleati e minacce future incombono.
Questo secondo volume ha saputo coinvolgermi di più, rispetto al primo. La grande abilità di Paolo Andrico e Paolo M. Corbetta di sapersi alternare in una corrispondenza epistolare ricca di dettagli fa sicuramente la sua parte nel conferire originalità a questa storia. Importanti per la costruzione dei protagonisti sono anche le biografie alla fine della narrazione; mi piace molto il modo innovativo con cui gli autori sanno sfruttarle, rendendole accattivanti, quasi dei racconti a sé che offrono uno scorcio sul passato dei personaggi. Non vedo l’ora di conoscere la fine di questa avventura al sapore di rum.
In alto i bicchieri, pronti a salpare: la Drunk Fury vi aspetta!
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