Chi dice che un adolescente araba non può emulare la propria eroina e diventare una super a sua volta?
Ovviamente lo dice la nuova miniserie basata sul Marvel comics, Ms. Marvel, prodotta da Victoria Alonso e Kevin Feige, ideata da Bisha K. Ali per Disney+. Torniamo oggi con il Mito del supereroe per parlarvi di un personaggio completamente nuovo.
Ms. Marvel – Trama
Kamala Khan, una normale sedicenne pachistana – musulmana che vive nel New Jersey, è un’accanita fan degli Avengers, soprattutto di Captain Marvel, e passa gran parte del suo tempo facendosi fantasie per sfuggire alla sua monotona vita quotidiana. Tutto cambia quando trova un bracciale in grado di donarle poteri mistici, che la porta a decidere di diventare un eroe come i supereroi che ha sempre ammirato.
Recensione
Ammetto che la serie è carina, ma non è tra le più brillanti o le mie preferite. Adatta sicuramente a un pubblico giovane e interessante per la chiave narrativa originale e il riferimento culturale arabo, del tutto nuovo per il MCU.
Da fan di Captain Marvel la giovane protagonista Kamala interpretata da Iman Vellani desidera diventare in qualche modo speciale e ci riesce in pieno. Fin dal primo episodio, grazie all’ausilio di un oggetto diciamo “magico” e con una buona predisposizione genetica e familiare, lei diventa una nuova super eroina.
Sicuramente segue il classico cammino dell’eroe composto da molti drammi, nuovi nemici, problemi da affrontare e conseguente crescita personale. Piuttosto scontata, ma necessaria perché come lei sospetto che molti altri personaggi devono essere introdotti nel MCU per ampliare il franchise.
Se una cosa Kamala ci ha insegnato è che sono la grandezza del cuore e la prodezza degli intenti che definiscono un supereroe, non l’ampiezza del dono ricevuto o la vastità dei super poteri. Siamo tutti facilmente etichettabili purtroppo, veniamo divisi in categorie continuamente e in questo caso: come normali o dotati. A tutti è concesso il beneficio di diventare speciale a modo suo, con i propri tempi e sfruttando i propri doni.
In definitiva
Ovviamente impossibile scindere la piccola Kamala dalla sua eroina Carol Danvers (Brie Larson), ma per ora non vi anticipo nulla. Ve ne consiglio la visione senza tantissime pretese, sicuramente la apprezzeranno i teenager che potranno rispecchiarsi in lei e nei suoi desideri.
Come sempre belli i visual effect, il montaggio e la colonna sonora. Ribadisco che la storia non mi ha coinvolta totalmente, non perché sia fatta male, ma manca qualcosa, del mordente, nonostante la ventata d’aria fresca e le tradizioni orientali che io amo non mi sento soddisfatta staremo a vedere gli sviluppi futuri.
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