La parola vampirismo energetico esclude solo apparentemente la mitologia a cui siamo abituati e fa riferimento alla carenza di alcune energie e a una serie di comportamenti parassitari che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo subito.
In tal caso “vampirizzare” diventa “prosperare a scapito altrui”, “prendere senza consenso”, sinonimo di abusare, approfittare. È quello che, spesso involontariamente, alcune persone mettono in atto per reintrodurre quelle energie di cui sono deficitarie.
La carenza di energie sottili alla base del vampirismo energetico.
Con la sempre maggiore diffusione d’internet e dei social, è emersa, da qualche decennio, una realtà altrimenti sconosciuta: l’esistenza di persone che per raggiungere e mantenere un adeguato equilibrio psico-fisico dichiarano di avere il costante bisogno di reintegrare particolari forme di energie.
Queste persone, negli Stati Uniti, vengono chiamate “real vampires”, a sottintendere appunto, l’istinto di procurarsi benessere a scapito di qualcun altro o qualcos’altro.
Ma di quali energie necessitano esattamente, e cos’è l’energia?
È definita “energia” tutto ciò che possiede una natura elettromagnetica, sonora, gravitazionale o termica quantizzabile ed è l’unità di misura della capacità di un corpo di compiere un’azione.
Tale definizione però, è relativa solo alla forza fisica.
Esistono tuttavia altri livelli di energia che semplicemente non possono essere ancora ben misurati a causa di strumenti non sufficientemente sofisticati.
Attualmente l’interesse crescente della scienza verso gli aspetti energetici degli organismi dimostra che si tratta di un campo d’indagine fecondo e intrigante.
In effetti, noi possiamo soltanto vedere e udire una sezione microscopica delle energie che ci circondano ma nelle quali siamo letteralmente immersi.
La medicina tradizionale orientale, la fisiologia induista e le antiche dottrine esoteriche conoscono da millenni l’esistenza delle bioenergie e la loro importanza nell’equilibrio psicofisico dell’essere umano al punto di sostenere che “non può guarire il corpo senza l’armonia dello spirito” supportando le teorie che convergono al vampirismo energetico.
La camera Kirlian
Nel secolo appena trascorso questa teoria ha cominciato a farsi spazio anche in Europa e nelle Americhe quando, nel 1958, l’ingegnere elettrico russo Semyon Kirlian e sua moglie Valentina riportarono per la prima volta i risultati dei loro esperimenti.
La fotografia realizzata con un macchinario particolare (chiamato in seguito “camera Kirlian”) fu la prima metodologia scientifica a dimostrare l’esistenza di qualcosa di più del semplice corpo fisico.
Completamente differente dalla fotografia convenzionale, con essa si riuscì a evincere e fissare sulla pellicola il flusso energetico di un corpo vivente che, sollecitato dall’esposizione a innocui campi elettrostatici, fluisce perifericamente seguendo il corso naturale di minor resistenza: gli arti negli esseri umani e animali, il perimetro nei vegetali.
Le bioenergie
Dimostrando che il nostro corpo materiale è reso vivo e vitale da una struttura energetica generalmente invisibile, ma reale, questa innovazione introdusse definitivamente il concetto, ma soprattutto l’importanza, delle bioenergie nella moderna parapsicologia e nella medicina olistica.
Entrambe convergono sul fatto che il benessere fisico e psichico di una persona dipenda dall’equilibrio nel ricevere, trattenere e rilasciare il giusto quantitativo di Energia Prana e nel saper gestire correttamente l’Energia Psichica.
Il disequilibrio di una di esse porta a malesseri più o meno esponenziali in relazione a quanto la carenza sia più o meno grave. La ricerca spontanea, solo a volte consapevole, di fonti energetiche e l’atto di attingervi, è detto “vampirismo energetico”, le persone che disperdono maggiori quantità di Prana o di energia Psichica si auto-identificano come “real vampires”.
Il modus operandi col quale assorbono energia li distingue in elementali, psichici o sanguinarians.
L’energia Prana
Il termine sanscrito “Prana” significa letteralmente “soffio vitale” e in seconda istanza viene inteso come respiro e spirito.
È l’energia eterea più diffusa e facilmente fruibile in quanto è presente in tutta la materia vivente allo stato più puro possibile: nell’ossigeno, nei cibi non elaborati o trattati, nelle pietre d’origine minerale, nelle forze della natura (nei quattro elementi) e nel sangue.
Insieme all’energia fisica derivante dal nutrimento e dalla potenza muscolare e a quella intersessuale, essa va a costituire la forza vitale complessiva dell’essere umano.
Il sistema nervoso centrale parallelo
L’energia Prana viene assorbita dagli organismi viventi quasi sempre inconsapevolmente attraverso canali di energia detti “Meridiani” ed elaborata da vere e proprie “centraline energetiche” conosciute come “Chakra”.
I sette chakra principali sono legati inestricabilmente al sistema dei meridiani.
Essi possono essere definiti come dei “trasformatori”, che al tempo stesso ricevono, assimilano e trasmettono energia e diramandosi in diverse aree del corpo a seconda della rispettiva posizione, influenzando le funzioni organiche, la circolazione, l’attività ormonale nonché le emozioni e i pensieri.
Questa fitta rete è definita “un sistema nervoso centrale parallelo” e tale energia è a disposizione dei processi del corpo, dell’anima e dello spirito.
Un esperimento molto particolare
Al fine di far comprendere quanto la mancanza o il surplus di queste particolati energie creino scompensi, è giusto citare un esperimento avvenuto nel 1991 presso l’Università degli Studi di Milano nel settore di bioclimatologia dal Prof. Ansaloni e dalla Prof.ssa Vecchi.
Per verificare la capacità dei pranoterapeuti e l’impatto che il Prana ha sugli organismi viventi è stata utilizzata come parametro, la velocità di eritrosedimentazione (VES) del sangue umano.
I pranoterapeuti hanno “trattato” le provette contenenti sangue imponendo le mani da una certa distanza, il test di sedimentazione veniva successivamente effettuato esprimendo il risultato secondo l’indice di Kats, valore che rivela la velocità di sedimentazione dei globuli rossi rivelando eventuali infiammazioni.
Il sangue contenuto nelle provette trattate mostrò valori decisamente alterati rispetto alle provette mai entrate in contatto con gli operatori.
Il sangue dal punto di vista energetico è fisiologicamente ricco di prana, il passaggio di ulteriore energia durante l’esperimento fece sì che andasse in “surplus” alterandone i valori come avviene durante una malattia.
L’energia Psichica
Mentre il Prana, è una forma energetica grossolana, molto diffusa, facilmente percepibile e prossima al livello fisico, diametralmente opposta è l’Energia Psichica, sottile, potente e profonda.
È radicata nel subconscio di ogni individuo, difficilmente gestibile e quantizzabile, ed è definita “energia oscura”.
Intuendone l’importanza, provò a spiegarne i meccanismi il “padre della psicoanalisi”, Sigmund Freud che nel 1938 affermò:
“…ci accostiamo qui al vero enigma, tuttora non svelato, quello psichico.
Possiamo ipotizzare, che al pari della vita fisica sia operante una specie di energia motivazionale; non abbiamo però alcun punto di riferimento per accostarci alla conoscenza di essa mediante analogie con altre forme di energia”.
La causa di alcuni fenomeni paranormali
L’energia psichica è la cosa che rende meglio l’idea di cosa si intende per vampirismo.
Essa è in ognuno di noi, latente e innocua si nutre di emozioni e obiettivi. Si lega a essi come un magnete e quando questi mutano o cessano di esistere spinge l’individuo ospite a creare nuovi stimoli da cui nutrirsi.
Sembra qualcosa di positivo e spesso lo è poiché è una energia motivante, ma essa è soprattutto volontà e con essa possono compiersi grandi o terribili cose.
Secondo quanto afferma la parapsicologia, l’energia psichica sarebbe all’origine di fenomeni paranormali come la telecinesi e le impronte mnemoniche nei luoghi in cui sono accaduti eventi tragici.
Molte teorie sostengono che sotto la spinta di forti sentimenti improvvisi come rabbia o paura venga rilasciata “un onda psichica” capace di marchiare ambienti od oggetti.
L’esoterismo, inoltre, sostiene che l’energia psichica è anche l’ingrediente basilare di ogni opera magica; senza di essa qualunque rituale sarebbe solo un susseguirsi di gestualità e formule.
Nei prossimi articoli approfondiremo le tipologie di vampirismo energetico derivanti dalla carenza di energia prana, cominciando dal vampirismo elementale, il meno conosciuto ma il più diffuso.
Letture consigliate: Black Veils (leggi la recensione)
Il libro, in lingua inglese, si compone di 255 pagine, sulla copertina liscia e morbida spiccano due simbologie: l’Ouroboros, un cerchio formato da un drago che si morde la coda e una particolare croce ansata, l’Ankh; il primo rappresenta la ciclicità della natura attraverso il potere della rigenerazione, il concetto che nulla viene distrutto ma rinasce sotto altre forme, l’altro simboleggia la forza vitale e l’immortalità delle energie di cui siamo composti e di cui abbiamo bisogno per essere in equilibrio psicofisico.
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