Pubblicato sulla rivista Weird Tales n. 28 del 1936, Quattro paletti di Legno è il racconto di Victor Rowan che analizziamo per primo nella raccolta Storie per la Mezzanotte. Tornando, dunque, un po’ alle nostre origini riprendiamo fra le mani il tema vampirismo.
Quattro Paletti di Legno – Trama
Allertato da una lettera del suo amico Remson, Jack lo raggiunge nella sua dimora per scoprire la ragione dello strano morbo che sembra aver decimato la sua intera famiglia.
Recensione
Come molti dei racconti delle Weird Tales, anche in questa storia abbiamo un narratore testimone che racconta quella che è stata la propria esperienza in merito a una serie di fatti incredibili.
Come nella migliori delle tradizioni ci troviamo catapultati in una cittadina popolare fatta di superstizioni e miti di cui il popolo teme ancora l’influenza. Nessuno, dunque, presta soccorso al protagonista che si trova a dover affrontare il viaggio in solitudine fino alla sua meta.
Se da dei popolani possiamo però aspettarci questo genere di comportamento, diviene ancora più di rilevanza il timore del padrone di casa che racconterà la sua storia, come il morbo sia arrivato a infestare la sua casa e i suoi timori.
Folklore, tradizioni, e racconti di terre lontane
Quattro paletti di legno riporta tutti i canoni della tradizione vampirica che già abbiamo riscontrato in opere precedenti. O meglio che precedentemente abbiamo qui trattato. Il vampiro è uno spettro che ha bisogno di nutrirsi si sangue per poter mantenere la propria esistenza. Si muove di notte e solitamente si nutre proprio attraverso la vena giugulare del collo.
Non sorprende vedere citato all’interno del racconto il testo di Calmet come un documento a cui far riferimento per trovare una soluzione alla piaga del vampirismo. E nemmeno sorprende che l’origine derivi da terre lontane ed esotiche come già accadeva per Un Vampiro vivente di Wright, tra l’altro pressappoco di quegli anni. Se dunque si denota una passione per un certo esotismo della civiltà di quegli anni, che tendeva andare in esplorazione di terre lontane, resta comunque una certa diffidenza per luoghi definiti selvaggi. Oltre tutto, compare anche evidente come ci sia di fondo a un metodo d’indagine basato su prove e fatti. In un certo senso l’investigatore è in buona parte anche uno studioso che si affida a una ricerca vera e propria. E in effetti, è proprio questo tipo di approccio che gli permette di poter affrontare la questione con un spirito più saldo e freddo.
Racconti dell’ignoto
Le Weird Tales sono racconti molto brevi, ma non per questo di poco spessore. Alla rivista, sanno bene gli appassionati, parteciparono diversi autori di grande rilievo. Quattro paletti di legno, come abbiamo detto, ne rispecchia a pieno la tradizione. Il racconto è suggestivo, le atmosfere sono classiche, ma ben rendono le ambientazioni cupe che devono rappresentare. E va benissimo così, del resto, certi classici, restano appunto immortali.
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