Il suo nome evoca morti misteriose, presenze paranormali e serial killer.

Oggi si chiama Stay on Main, ma è noto alle cronache come Cecil Hotel.

Il palazzone di diciannove piani e settecento stanze al 640 di Main Street, fu costruito a Los Angeles nel 1924, nel cuore di Downtown, vicino al quartiere malfamato di Skid Row.

Negli ultimi ottant’anni è stato punto di ritrovo di coppie clandestine, spacciatori e prostitute ma anche teatro di omicidi, suicidi e strani incidenti ancora senza spiegazione.

L’alone nero del Cecil Hotel ha ispirato la quinta stagione della serie cult American Horror Story, interamente ambientata nell’inquietante edificio.

“Sulla scena del delitto: Il caso del Cecil Hotel” 

Non poteva mancare nel catalogo Netflix che va imponendosi sempre di più come una

Sulla scena del delitto: Il caso del Cecil Hotel - Locandina promozionale

Sulla scena del delitto: Il caso del Cecil Hotel – Locandina promozionale Netflix

fonte di prodotti true crime davvero imperdibili, una docu-serie su questi accadimenti da brivido.

“Sulla scena del delitto: il caso Cecil Hotel” è ideata da Joe Berlinger e prodotta da Ron Howard (padre di “The night stalker, caccia al serial killer).

La narrazione parte dalla vicenda di Elisa Lam che soggiornò al Cecil nel 2013.

Le ultime immagini della giovane in vita sono quelle della telecamera di sicurezza che la vede entrare in un ascensore dell’hotel, in stato di profonda agitazione, spingere i pulsanti dei piani in modo compulsivo, gesticolare e nascondersi come per sottrarsi a una misteriosa presenza.

Il cadavere della ragazza fu ritrovato giorni dopo nella cisterna dell’acqua (utilizzata per gli usi comuni compreso bere, dagli stessi clienti dell’hotel) posta sul tetto del palazzo, in stato di decomposizione.

Il documentario segue da una prospettiva originale: quello degli “internet sleuth”.  Questi semplici appassionati di crimini irrisolti scatenarono la loro ossessione cercando di “investigare” sul caso senza averne competenza e creando solo teorie della cospirazione.

Pablo Vergara, nome d’arte Morbid, ex musicista metal intervistato nella serie, racconta come la sua vita sia stata rovinata, la sua carriera distrutta per essere stato additato come l’assassino della Lam.

La sua colpa era soltanto quella di aver soggiornato al Cecil contemporaneamente alla ragazza e aver scritto di una donna morta nell’acqua come Elisa.

La miniserie è un prodotto d’alta qualità da non perdere!

Suicidi, fantasmi, casi insoluti e…

Nato per essere un hotel di lusso, dopo la Grande Depressione del 1929, iniziò il declino fino a diventare un albergo a due stelle economico per viaggiatori di passaggio e di malaffare.

Nei suoi quasi cento anni di storia l’edificio è stato così  inzuppato di morte da guadagnarsi la fama di hotel più infestato d’America.

Ci sono varie storie che parlano d’improvvisi cali di temperatura, sensazione di essere osservati e figure oscure alle finestre nell’atto di saltare.

Episode 3 of Crime Scene: The Vanishing at the Cecil Hotel. c. Courtesy of Netflix © 2021

Episode 3 of Crime Scene: The Vanishing at the Cecil Hotel. c. Courtesy of Netflix © 2021

Oltre agli innumerevoli casi di suicidio (oltre 20), molte inquietanti vicende accaddero al Cecil. Nel 1944, Dorothy Jean Purcell di 19 anni, entrò in travaglio (pare che non fosse conscia del fatto di essere incinta) mentre soggiornava al Cecil Hotel con il suo fidanzato.

Per non “disturbare” l’uomo che stava dormendo, si chiuse in bagno e lì partorì un bambino, che poi gettò dalla finestra affermando che era convinta il piccolo fosse nato morto.

Il corpo senza vita del neonato venne trovato sul tetto di un edificio vicino, ma i medici legali stabilirono che la morte era avvenuta a causa della caduta.

Dorothy non venne giudicata responsabile poiché dichiarata non sana di mente.

Nel 1962 una giovane ospite si gettò dal balcone dopo un litigio col marito; atterrò su un passante e i due morirono sul colpo.

Due anni dopo una vecchietta residente da tempo all’hotel fu trovata morta nella sua camera, stuprata, picchiata e accoltellata.  L’omicidio a oggi è ancora un caso insoluto.

Dopo il ritrovamento del cadavere di Elisa Lam nel 2013, il corpo di un ragazzo intorno ai 30 anni non identificato venne trovato all’ingresso del Cecil Hotel. Ancora oggi le cause della morte non sembrano del tutto chiare.

…e serial killer   

Richard Ramirez (The Night Stalker) in episode 4 “Manhunt” of Night Stalker: The Hunt for a Serial Killer. Cr. NETFLIX © 2021

Richard Ramirez (The Night Stalker) in episode 4 “Manhunt” of Night Stalker: The Hunt for a Serial Killer. Cr. Netflix © 2021

Da segnalare che almeno due serial killer sono stati ospiti del Cecil Hotel: Richard Ramirez conosciuto come “the night stalker” occupò una camera nel pieno della sua attività criminale, nell’estate dell’85.

Alcuni inservienti dichiararono che in quel periodo

l’hotel era un totale caos, c’era così tanto via vai malsano che Ramirez sarebbe potuto entrare nudo o completamente sporco di sangue che nessuno l’avrebbe notato.

Anche l’austriaco Jack Unterweger detto “Jack the writer”, assassino seriale di almeno 15 donne, pare vi abbia soggiornato nel 1991. A lui sono attribuiti due omicidi di prostitute avvenuti al Cecil.

The Black Dahlia

Un altro noto caso associato al Cecil è l’omicidio dell’aspirante attrice Elizabeth Short, nota come la Dalia Nera. Il caso è famoso come uno dei più grandi delitti irrisolti della storia.

Nonostante la residenza della Black Dahlia presso l’hotel rimane fortemente dibattuta pare sicuro che sia stata vista spesso al bar dell’albergo che negli anni ’40 era piuttosto popolare.

Forse disillusa dal finto luccichio di Hollywood, alcune fonti sostengono che la Short cominciò a lavorare come ragazza squillo proprio al Cecil Hotel.

Il suo cadavere, tranciato in due all’altezza della vita, fu ritrovato in un parco non troppo distante dall’hotel.

Sul collo e sui seni segni di tortura e di lacci, sul volto un taglio che andava da orecchio a orecchio, come a mimare un sorriso.

Semmai passaste da Los Angeles, potreste farci un pensierino.

Nel tentativo di rifarsi una fama, il Cecil adesso si chiama Stay on Main.

Il Consiglio comunale di Los Angeles, dopo aver acquistato l’edificio da una società privata, ha votato per inserirlo tra i monumenti storico-culturali della città.

Episode 4 of Crime Scene: The Vanishing at the Cecil Hotel. c. Courtesy of Netflix © 2021

Episode 4 of Crime Scene: The Vanishing at the Cecil Hotel. c. Courtesy of Netflix © 2021

Ma cancellare un passato del genere è impossibile e ogni anno sono migliaia i “turisti dell’orrore” che visitano la struttura.

In fondo la storia non è fatta solo di cultura e monumenti ma anche, purtroppo, di cose spiacevoli.

Quindi, per i fan di cronaca nera o del paranormale, il Cecil Hotel è sicuramente un posto da visitare.

Affitta pure una camera…a tuo rischio e pericolo…

Autore

  • Roxanne Caracciolo

    Affascinata dal lato oscuro che c'è in ogni persona, mi piace approfondire misteri e leggende. Ho studiato negli anni, tutto ciò che riguarda il vampirismo, a livello letterario, storico e reale. Quando non sono al lavoro o in palestra, sono immersa nella lettura, i miei autori preferiti sono Poe, Lovecraft, Wilde e tra i contemporanei King ed Anne Rice.

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