Come ogni anno in questo periodo assaporiamo gli odori e i colori della bella stagione. In Primavera, cade l’equinozio e si allungano le giornate donandoci più ore di luce e si auspica una maggiore vitalità.
Inoltre in Primavera si celebra una delle festività più attese soprattutto dai bambini, ovvero la Pasqua.
Come sappiamo ogni celebrazione occidentale e moderna affonda le sue origini in tradizioni antiche e benché siano oggi cattoliche, derivano sicuramente dai culti pagani.
Oggi grazie sempre agli spunti offerti dai nostri amici I tarocchi di BimbaSperduta e dal Marchese di Carabà e dal loro curatissimo sito Cronache esoteriche, vi spiegherò qualcosa sulle celebrazioni della cosiddetta Ostara.
Ostara – Di cosa si tratta?
In principio c’è da dire che Ostara è un culto antichissimo. Tradizioni simili alle festività legate alla rinascita della natura e della vita, si fondono con l’arrivo della Primavera. Queste si festeggiavano in tutte le culture e in tutto il mondo antico.
Tutto ciò che ruota intorno a tali celebrazioni, riguarda la morte e la resurrezione. Non c’è da meravigliarsi che la Pasqua cattolica abbia assorbito simili tradizioni e si celebri proprio nel periodo tra Marzo e Aprile, mesi che rientrano nella stagione primaverile.
Sicuramente è una festività di rinnovo fisico, spirituale, che apre nuovi cicli e tradizioni. Il sole è la rappresentazione della vita e, ogni creatura vivente avverte il cambiamento e lo accoglie profondamente, fisicamente e internamente.
“Per quel che riguarda l’antico Occidente, ovvero casa nostra, le primitive celebrazioni primaverili si sono fuse e confuse con le celebrazioni cristiane. Di alcune celebrazioni sono rimasti solo i nomi a ricordarci l’origine pagana, altre invece, pur avendo perso il nome originario hanno conservato simboli e riti in forma quasi intatta.
Ad esempio in Germania e Inghilterra le parole usate per indicare la Pasqua (Oster in tedesco ed Easter in inglese) sembrano derivare dal nome di un’antica e poco conosciuta divinità norrena: Eostre, personificazione della Primavera. Oltre il nome della festività pare siano stati anche assorbiti i simboli dell’antica celebrazione, ovvero il coniglio pasquale e le uova dipinte.
Infatti, pare che il coniglio o la lepre siano simbolo della Dea e che anticamente le si offrissero, il giorno dell’equinozio, uova di serpente dipinte.
Secondo le poche fonti a nostra disposizione Eostre era una dea lunare, sposa di un dio solare che, per motivi imprecisati perì proprio qualche giorno prima dell’equinozio di Primavera.Tuttavia, prima di morire il dio aveva fecondato Eostre con il suo seme attraverso il quale nove mesi più tardi, ovvero a Yule, sarebbe ritornato alla Vita come figlio e sposo della dea.
E in antichità come oggi, si raccontano le leggende riguardo i fenomeni più significativi dell’anno e così anche riguardo le stagioni. Pur essendo i popoli diversi e ubicati in zone distanti del mondo, i festeggiamenti hanno caratteristiche simili tra loro, così come i simboli utilizzati: le uova, la colomba bianca, l’ulivo, il coniglio, l’agnello ecc.
In definitiva
Ci sarebbe ancora molto da dire e da spiegare, così come molti modi di celebrare questa ricorrenza, sommati alla decorazione delle uova e alla consecutiva caccia a esse, e allo scambio di ramoscelli d’ulivo durante la domenica delle Palme.
Soprattutto per chi non si ritiene cattolico praticante, ma simpatizzante rispetto le tradizioni neo pagane, vi consiglio di visitare principalmente il sito Cronache Esoteriche che ringrazio ancora per le spiegazioni e le guide e, che sono certa, vi illuminerà in merito.
Auguro a tutti buona Pasqua o se preferite felice Ostara!
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