Si è appena conclusa la terza stagione di The Mandalorian, l’acclamata serie live action, ambientata nell’universo di Guerre stellari. Ideata da Jon Favreau (Ironman) e prodotta da Lucasfilm. È distribuita sulla piattaforma streaming Disney+. Appena terminata la terza stagione, dopo il successo della seconda, anch’essa è stata accolta positivamente. Composta come le precedenti da 8 episodi, la quarta stagione è stata già annunciata.
Nel cast nei panni del protagonista torna Pedro Pascal, affiancato da Carl Wheaters Giancarlo Esposito, Katee Sackhoff, con la partecipazione di special guest come Jack Black e Christopher Loyd.
The mandalorian – Trama Terza Stagione
Dopo gli eventi della prima stagione di The Book of Boba Fett, Grogu è tornato con il Mandaloriano. L’Armaiola informa il Mandaloriano che secondo il credo lui è diventato un’apostata essendosi tolto l’elmo. L’unico modo per redimersi da questo peccato è immergersi nelle Acque Viventi che si trovano sotto le miniere di Mandalore, il pianeta natio dei mandaloriani.
Esso è stato letteralmente polverizzato e reso inadatto alla vita durante una passata guerra con le forze imperiali. Ma Din Djarin decide comunque di andarci per potersi così redimere.
Questi riesce nella sua missione, seppur con difficoltà, venendo aiutato da Bo-Katan che si immerge anch’essa nelle Acque Viventi, tornati dagli altri mandaloriani, Din Djarin viene riammesso nel clan e con lui Bo-Katan.
La loro nuova missione sarà quella di riunire tutti gli adepti Mandaloriani dispersi nell’universo per riprendersi Mandalore.
Recensione
Come sempre applaudo gli effetti visivi, la colonna sonora e la trama veloce in ciascun episodio, ma sempre accattivante.
Sicuramente il focus stretto sulla cultura mandaloriana, sui segreti del loro pianeta, sulle armi e soprattutto sulla leadership di Bo-Katan(Katee Sackhoff) è stata molto, ma molto interessante. La principessa di Mandalore si dimostra una grande guerriera, una leader nata, l’unica capace di riunire le tribù disperse nella galassia che vivono il credo secondo la propria coscienza. Ed è l’unica che capisce quanto il suo popolo possa essere forte se riunito sotto un solo ideale.
Din Djarin (Pedro Pascal) è sempre il protagonista top, sia per caratterizzazione, per la sua profonda fede che lo spinge ad agire sempre con grande determinazione. Lo apprezzo molto anche per l’affetto che nutre verso il piccolo Grogu.
Il bambino poi è sempre strepitoso, finalmente inizia a credere in se stesso, nella sua scelta di seguire Mando, ma anche la sua propensione verso la forza. Il breve addestramento ricevuto da Luke Skywalker, ha dato i suoi frutti. L’affetto che nutre verso Djarin non lo rende però il candidato ideale per diventare un padawan, ma per diventare un mandaloriano sì.
Tra duelli spettacolari, dialoghi e intrighi politici che mostrano che tra vecchia repubblica, residui dell’impero e nuova repubblica esistono sia persone di valore, che pessimi elementi, la storia va avanti e si riallaccia alle altre serie spin off.
Emergono nuovi personaggi e alcuni vecchi, tra cui Moff Gideon (Giancarlo Esposito) che si dimostra il villain della stagione e, anche un guerriero imperiale senza scrupoli, dal grande acume e dall’insaziabile sete di potere. In alcuni casi mi ha ricordato Darth Vader, ma con il limite che lui non è, e non potrebbe mai diventare un sith, in quanto sprovvisto di propensione alla forza.
In definitiva
Ammetto che dal finale clamoroso della stagione precedente con l’arrivo di Luke Skywalker, mi sarei aspettata qualcosa di più da questa terza stagione. Sicuramente potevano esserci altri colpi di scena degni della serie, ma che così non è stato. In ogni caso The Mandalorian per ora, si conferma la miglior serie live action basata sull’universo di Star Wars. Mi aspetto molto dalla prossima stagione e pertanto vi consiglio di seguire questa serie.
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