Mag 19, 2023 | 0 commenti

Nicolas Claux, il vampiro di Parigi

Mag 19, 2023 | Cultura, They kill, We write - True Crime, Vampirismo e dintorni | 0 commenti

Nicolas Claux è uno scrittore, un’artista e un editore francese.

La sua società, la Serial Pleasures, tratta tutto ciò che riguarda il crimine: libri e quadri a tema ma soprattutto cimeli originali appartenuti a serial killer del calibro di Armin Meiwes ed  Aileen Wuornos, solo per citarne alcuni.

Ma ciò che ha conferito a Nico notorietà tra gli appassionati di true crime, non è la sua attività di imprenditore ma le sue azioni passate che gli sono valse l’appellativo di “vampiro di Parigi”.

L’insana attrazione per la morte

Nicolas nasce il 22 marzo 1972 in Camerun.

Nicolas Claux

Nicolas Claux DSC images.

La sua infanzia trascorre serena nonostante alcuni trasferimenti che la sua famiglia affronta a causa del lavoro di suo padre, tecnico informatico per una società bancaria.

Per sua stessa ammissione, sappiamo che il piccolo Nico cresce a Parigi con sua madre che nonostante non gli faccia mancare nulla a livello materiale, pare sia stata avara di slanci affettivi.

A scuola fatica a socializzare con i coetanei, preferisce stare per conto suo e guardare i film d’orrore in voga negli anni ’80.

Ha solo dieci anni quando, con la scomparsa di suo nonno, comincia a provare una curiosità morbosa verso la morte; l’atmosfera e il rituale funebre lo turbano ma non come ci si potrebbe aspettare, ne è attratto.

Questo preciso evento segna l’inizio di una serie di comportamenti, pulsioni e compulsioni che porteranno Nico a una vera e propria discesa verso il crimine.

Il Vampiro di Parigi

Prima di trasferirsi definitivamente in Francia, Nicolas trascorre parte della sua adolescenza a Lisbona dove sempre più spesso si aggira per i cimiteri e comincia a nutrire la sua ossessione per il macabro con pensieri sempre più al limite: fantastica di uccidere i suoi compagni di classe.

Ha circa sedici anni quando prova a bere il suo stesso sangue e poi quello di un’amica.

Cimitero di Pere Lachaise

Cimitero di Pere Lachaise
Foto di Alexandria da Pixabay

Queste “trasgressioni” gli danno un senso di potere e presto alza il tiro: riesce a penetrare in un mausoleo e con tutta calma e per la prima volta apre una tomba.

Il cadavere all’interno è in decomposizione quindi il fetore è tremendo, Nico vomita, quasi sviene ma trova la forza di infierire sul corpo col cacciavite decine di volte prima di allontanarsi.

A diciotto anni entra nell’esercito, finito il servizio di leva, trova lavoro nell’obitorio dell’ospedale Saint-Joseph di Parigi come aiutante nelle autopsie.

Gli tocca ricucire i corpi e in questa fase viene lasciato spesso solo. In questo contesto soddisfa una pulsione ancora più oscura: prima di ricomporre i cadaveri taglia delle strisce di carne dai muscoli e le mangia. Crude.

Alcune volte porta il suo bottino a casa per cucinarlo.

Tutto questo dura circa un anno durante il quale sottrae anche alcune sacche di sangue che conserva in frigo e consuma mescolandolo a proteine in polvere.

L’omicidio

È il 1994, non esiste ancora Internet come la conosciamo ma c’è Minitel, una sorta di “rete primitiva” dove poter accedere a chat e forum.

The Gospel of Blood: The crimes and trial of the Vampire of Paris in his own words di Nico Claux

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Lì Nico entra in contatto con  Thierry Bissonnier, 34 anni, che lo invita a casa sua per una serata di sesso.

Quello che riceverà è un colpo di pistola calibro 22 in pieno viso.

Il “vampiro di Parigi” termina così la sua evoluzione negli abissi del crimine.

Dopo aver mangiato qualcosa dal frigo del ragazzo, Nicolas ha cura di cancellare eventuali impronte digitali e si allontana portando con sé un orologio, documenti e un libretto degli assegni.

Nessuno sospetta di lui finchè non prova ad utilizzare un assegno, il commesso del negozio si insospettisce, Nicolas scappa ma un mese dopo, davanti al Moulin Rouge viene arrestato.

Nella cantina della sua casa vengono ritrovate sacche di sangue semivuote, ossa umane sottratte dai cimiteri della città e polaroid dei cadaveri dissacrati.

Viene condannato a dodici anni di prigione ma ne sconta solo sette per buona condotta, dal 2002 Nicolas Claux è un uomo libero.

Editore, scrittore e imprenditore

Riacquistata la libertà, dato che il reinserimento in società è complicato e la “vita normale” gli va stretta, Nico fonda la “Serial Pleasures”, negozio online di cimeli originali appartenuti a serial killer del calibro di Ramirez, Kemper, Patrick Kearney e Doug Clark coi quali intratteneva una fitta corrispondenza durante gli anni della detenzione.

Dipinti realizzati da Nico Claux

Dipinti realizzati da Nico Claux

Serial Pleasures è anche una casa editrice: Nicolas ha all’attivo parecchie pubblicazioni tra cui la sua biografia dal titolo “The Gospel of Blood”, “The Cannibal Cookbook” tradotto anche in italiano e, vale la pena citare il suo ultimo lavoro: “Staring at Death 2: The Skulls”.

Recentemente (aprile 2023) Nicolas ha presenziato  all’inaugurazione del Serial Killer Exhibition a Milano (visitabile fino al 2 luglio) arricchendo la fiera con alcune “murderabilia” di sua proprietà davvero eccezionali come il frigo originale del killer cannibale Armin Meiwes recuperato nella sua casa abbandonata  nel 2020 assieme a vari oggetti da cucina come un congelatore, piatti ed altre suppellettili dalla cantina visionabili sul suo sito.

Alla mostra è possibile ammirare anche i dipinti realizzati da Claux come il suggestivo ritratto di Richard Ramirez.

Quando l’arte incontra il crimine

Con molta franchezza Nico ha, in più occasioni, ammesso di usare l’arte per canalizzare in qualcosa di creativo quella parte di sé fatta di impulsi oscuri, ancora presenti ma che ha imparato a gestire.

Onestamente ammiro la sua sincerità e riesco a rapportarmi con la sua scelta: se non puoi scrollarti di dosso il mostro, portalo in giro con fierezza.

La società si sforza nel sembrare fondata sull’assenza di un lato oscuro ma è fottutamente e innegabilmente attratta da esso!

C’è un parallelismo fra l’arte e l’omicidio. Entrambi sono una questione di estetismo. Ed entrambe ti danno una strana sensazione di essere come Dio… l’arte è creazione. L’omicidio è annientamento”. (cit. Nicolas Claux)

A questo articolo seguirà l’intervista che Nicolas Claux con estrema gentilezza e disponibilità ha voluto concederci. 

 

 

Autore

  • Roxanne Caracciolo

    Affascinata dal lato oscuro che c'è in ogni persona, mi piace approfondire misteri e leggende. Ho studiato negli anni, tutto ciò che riguarda il vampirismo, a livello letterario, storico e reale. Quando non sono al lavoro o in palestra, sono immersa nella lettura, i miei autori preferiti sono Poe, Lovecraft, Wilde e tra i contemporanei King ed Anne Rice.

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