Nell’articolo precedente (Erbe e piante magiche: dall’abete all’erica) ho gettato le prime basi del mondo magico e misterioso delle piante ed erbe curative, che da sempre hanno avuto ruolo fondamentale nello sviluppo e nell’innovazione umana.
Nel corso del tempo l’utilizzo delle piante a livello medicamentoso è stato spesso confuso con la stregoneria, annoverato tra tutte quelle arti soprannaturali che richiedevano una buona dose di superstizione e timore. In questo nuovo articolo, continueremo a esplorare il significato di alcune piante ed erbe nella tradizione.
Il ruolo della strega
Nella tradizione popolare (al di là di tutti gli sfortunati casi fasulli di stregoneria che hanno attraversato la Storia), la strega era colei cui venivano attribuiti doti magiche, che spesso prevedevano una stretta connessione con la Natura, cui in qualche modo veniva attribuita connessione con il Maligno.
Questo collegamento tra il Diavolo e la Natura ha radici molto profonde, che risalgono alla figura cornuta del dio greco Pan, che rappresentava la parte più sfrenata della vita, la sessualità, il lato selvaggio del mondo, il pericolo della foresta. Questa figura è stata trasformata nel corso dei secoli in altre divinità simili, che hanno raggiunto l’immaginario di diverse popolazioni, prima di diventare l’incarnazione del male sotto l’influsso della Chiesa.
Tuttavia, non sempre la strega veniva temuta e allontanata; spesso veniva cercata per un consiglio, per curare malattie e dispensare rimedi naturali. E non sempre le veniva affibbiato il nominativo di “strega”; a volte era una maga, una saggia, una sacerdotessa. Una donna insomma, che possedeva conoscenze tramandate nel corso di diverse generazioni.
Il ruolo della strega è stato dunque fondamentale per scoprire proprietà e tossicità di molte piante che ancora oggi vengono utilizzate in medicina e scienza. Un ruolo che si è spostato successivamente nella figura dello speziale.
Erbe e piante magiche
Le piante magiche che scopriremo in questo articolo sono alcune tra le più conosciute in ambito mistico e tradizionale. Alcune hanno avuto un ruolo significativo anche in libri e film, ritagliandosi uno spazio un po’ stereotipato nelle menti della maggior parte di noi.
Vediamo quali sono queste piante, le loro proprietà e il loro significato.
Mandragora
Cresce soltanto in zone mediterranee, ma piante simili si possono trovare anche in altre parti del mondo: il ginseng in Oriente, o la brionia bianca in Europa settentrionale. È sempre stata tenuta in grande pregio per le sue proprietà medicinali e afrodisiache.
La sua caratteristica principale è la forma singolare della radice, che assomiglia vagamente a un corpo umano. Nei tempi antichi si portava un piccolo pezzo di radice in battaglia, poiché si credeva portasse fortuna e rendesse invulnerabili.
Serve anche come amuleto per appianare litigi e mettere pace tra amici e innamorati. Inoltre, un tempo le donne erano solite polverizzare un pezzo di mandragora in un bicchiere colmo di acqua di fonte perché, bevendo il miscuglio, si pensava avrebbe favorito la gravidanza. Ma sempre in minime quantità, o si poteva incorrere in un leggero avvelenamento.
Oggi non viene più utilizzata in campo medico a causa della sua elevata tossicità.
Mirto
In Inghilterra il mirto, fino ai giorni nostri, è stato il fiore delle nozze, favorevole agli innamorati. Alcune foglie tenute in tasca favoriscono la buona sorte, mentre tenere stretto un rametto quando cala la luna, si dice aiuti a dissipare i dubbi.
A livello medico, ha la capacità di rinforzare il sistema immunitario, è utile contro psoriasi, insonnia, meteorismo, ed è un astringente naturale.
Nocciolo
Per i Celti questa pianta era associata al fuoco ed era simbolo di fertilità, mentre i Druidi erano soliti costruire con i suoi rami la croce a ruota, simbolo di eternità e infinito. Per le popolazioni norrene era la pianta associata al dio Thor. Durante il Medioevo i sacerdoti di campagna bruciavano alcuni rami di nocciolo e ne osservavano la combustione: in base al modo in cui bruciavano erano in grado di trarre auspici.
Il nocciolo è sempre stata una pianta divinatoria e protettrice. La medicina popolare utilizzava l’infuso dei suoi fiori maschili come diaforetico, mentre il decotto della corteccia era usato per curare l’influenza. Oggi sappiamo che le gemme di nocciolo sono buone alleate contro asma e bronchiti, e hanno la capacità di abbassare il colesterolo.
Pratolina (o margherita)
È la pianta prescelta per l’oracolo dell’amore: la tradizione vuole che le ragazze ne strappino un petalo dopo l’altro con le parole “Mi ama, non mi ama”. I suoi fiori sono amuleti per tutti coloro che sono puri di pensiero e fedeli in amore. Alcune tradizioni Rom affermano che se una ragazza mette sotto il cuscino radici di margherite, farà buoni sogni e l’amato infedele tornerà da lei.
È un ottimo ricostituente e aiuta a purificare il sangue e il fegato. L’infuso dei suoi fiori ha proprietà rilassanti, simili a quelle della camomilla.
Prugnolo
Questa pianta esprimerà il desiderio di chiunque lo esprima protetto dai suoi rami. Un tempo i contadini fabbricavano con i suoi rami degli speciali bastoni che li proteggevano dalle insidie della strada e dai cattivi incontri durante i viaggi. Si pensava che nella pianta vi fosse custodito il bene e il male e che chi possedesse un prugnolo ricco di spine fosse anche al riparo da fuoco, fulmini e malattie.
Il pruno selvatico è ricordato soprattutto per il suo aspetto oscuro e misterioso che ne faceva una pianta molto cara alle streghe, ambigua e pericolosa.
Viene impiegato soprattutto in campo erboristico, alimentare e farmaceutico. I suoi frutti contengono principi antiossidanti.
Rosmarino
Può rivelarsi un potente amuleto, la sua influenza occulta si estende su chiunque ne porti con sé un rametto: ha il potere di rinforzare la memoria, conservare l’amore, la fecondità e la prosperità.
L’olio essenziale di rosmarino presenta notevoli vantaggi per la salute, per esempio: migliora la concentrazione e, in generale, le funzionalità cerebrali; ha proprietà antiossidanti e antitumorali; favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni e la circolazione; migliora l’infiammazione e i dolori articolari; riduce lo stress.
I suoi fiori sono commestibili e ottimi per aromatizzare le insalate.
Ruta
Nel Medioevo era un potente talismano contro la stregoneria; le sue foglie secche venivano portate dentro un sacchetto e appese al collo, in modo che poggiassero sul petto. Ancora oggi la ruta serve per attirare la fortuna e calmare la discordia, e favorire l’amore per la bellezza e la musica.
Un tempo usata come digestivo, per stimolare il ciclo mestruale e contro i dolori, la ruta oggi non è più impiegata per via della sua tossicità; può causare gravi infiammazioni gastrointestinali con tremori, convulsioni e rischio di aborto.
Armonia e rispetto
Come già avevo precisato nello scorso articolo, le piante e le erbe che la natura ci dona possono rivelarsi grandi alleate o pericolose nemiche. Molte delle piante che un tempo venivano utilizzate nella medicina popolare, nonostante vantassero di numerosi benefici, oggi sono famose per la loro tossicità.
È un meccanismo di difesa, sviluppato per proteggere e dare beneficio prima di tutto a se stesse. Le piante sono organismi meravigliosi e complessi, e per poter conquistare il diritto di sfruttarle, dovremmo imparare prima a rispettarle, così da creare equilibrio e armonia.
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