Erbe e piante curative fanno ormai parte del nostro quotidiano. Si pensi a tutte le varietà di tè che è possibile ricavarne, o i vari estratti con cui è possibile creare creme e unguenti.
In questo terzo appuntamento continuiamo la nostra esplorazione delle proprietà mistiche di erbe e piante, e dei loro usi nella tradizione popolare.
Il ruolo dello speziale
Una figura che è andata via via sviluppandosi, in concomitanza con la strega, è quella dello speziale. Nella sua bottega (definita spezieria) si occupava della preparazione di medicinali e della vendita di erbe e spezie. Vi si poteva trovare anche cera, candele, carta e inchiostro, profumi e dolciumi, preparati dallo speziale stesso.
Era considerata una professione prestigiosa e redditizia, tanto da divenire una delle sette arti maggiori di Firenze, durante l’ultimo periodo del Medioevo. Ed è proprio a Firenze che ancora oggi si può trovare la famosa via degli Speziali.
Erano molti gli strumenti che lo speziale doveva utilizzare per il suo lavoro: vasi, boccali, bilance, mortai, torchi. Doveva inoltre conoscere le proprietà di piante ed erbe, e dei diversi medicamenti, suddivisi in semplici, composti, interni ed esterni. La teriaca (preparato dai risultati miracolosi di origine antichissima, la cui ricetta possiede molte variazioni) e il mitridatismo (assunzione costante di quantità non letali di veleni per diventarne immuni) erano considerati i principali medicamenti interni. Mentre oli essenziali di mandorle, ginepro e noce venivano consigliati come medicamenti esterni.
Insomma, una figura professionale a tutto tondo, che esisteva in un mondo a metà tra la magia, l’alchimia e la scienza. Un lavoro storico, che andò avanti per almeno cinque secoli, trasformandosi infine nella professione dei farmacisti e degli erboristi.
Erbe e piante magiche
Nell’articolo di oggi scopriremo alcune piante molto utilizzate nella tradizione. Alcune di queste erbe hanno fatto il giro del mondo, conosciute per specifici motivi. Scopriamole insieme.
Salice
Si dice che sia una pianta molto efficace il sabato. Un talismano formato da dodici foglie dovrebbe essere in grado di donare una forza morale impareggiabile, per essere in grado di appianare ogni diverbio con la persona amata. È una pianta del pensiero, che infonde coraggio e ispirazione.
In Britannia questa pianta era legata alla stregoneria. Secondo una tradizione, intrecciando due rami di salice a formare una croce, si poteva prevedere la propria morte. Se la croce lasciata su una fonte sacra galleggiava, la morte era vicina; se affondava, il tempo era ancora lontano. Per i Celti il salice piangente simboleggiava fecondità, mentre i Druidi erano soliti usare il suo legno per costruire strumenti musicali in grado di ammaliare il popolo.
In erboristeria, integratori a base di salice vengono utilizzati per la loro azione antinfiammatoria, antidolorifica, antinevralgica e antifebbrile.
Sambuco
Le popolazioni Rom sono solite chiamarlo l’albero benefico, poiché da esso proviene ogni benedizione. Si dice che eserciti grande potere sulle streghe, sull’occulto e gli spiriti maligni, che venivano fermati ovunque vi fosse del sambuco.
In tempi antichi i suoi rami venivano usati per costruire bacchette magiche e bastoni da usare in cerimonie esoteriche. Mentre nelle campagne lo si utilizzava per fabbricare collane protettive che avevano il potere di preservare dalle malattie. Ha inoltre potere divinatorio per quanto riguarda il sesso dei nascituri e la prosperità del raccolto.
Il legno, la corteccia, le foglie, i fiori e le bacche del sambuco hanno grande potere terapeutico; viene impiegato contro raffreddore, febbre, bronchiti e tosse.
Stramonio
Fa parte della famiglia delle Solanaceae ed è conosciuto sin dai tempi più antichi per la sua tossicità, causata dall’alta concentrazione di alcaloidi, in particolar modo di scopolamina, presenti in tutta la pianta, dai semi ai fiori.
Pianta altamente magica e molto ricercata dai maghi per i loro incantesimi. Viene chiamata anche erba del diavolo o erba delle streghe per le sue proprietà narcotiche, sedative e allucinogene molto persistenti.
Veniva usata spesso nei rituali spirituali dagli sciamani delle tribù native del Nord America per la sua capacità di donare intense visioni.
Trifoglio
Questa pianta ha connotati religiosi molto importanti. I Druidi insegnavano che esisteva un solo dio mistico, potente, invisibile e credevano che il tre fosse un numero sacro, ben rappresentato dal trifoglio che così assumeva un valore mistico in qualità di simbolo sacro e misterioso. Essiccato e tenuto sempre vicino è un ottimo portafortuna, in grado di ispirare pensieri elevati.
Nella medicina popolare, il trifoglio trova impiego come rimedio interno in caso di tosse e pertosse. Esternamente, invece, la medicina tradizionale utilizza questa pianta per il trattamento di eczemi e psoriasi.
Valeriana
Nel Medioevo se ne confezionavano filtri d’amore, poiché regnava la credenza che questa pianta suscitasse l’amore in ogni sua forma. Per questo era anche utilizzata come afrodisiaco, e le fanciulle ne appendevano un mazzolino davanti alla porta per attirare qualche spasimante. Ma veniva anche sistemata accanto alle finestre come protezione contro le streghe e il male.
La radice di valeriana è conosciuta per le sue proprietà sedative e rilassanti. Viene spesso utilizzata nei riti per calmare l’ansia, l’agitazione e l’insonnia. Molto efficaci per un buon sonno sono le tisane alla valeriana.
Verbena
In tempi molto antichi era considerata al pari di una potente divinità, cara alla Fortuna, sacra per gli Egizi, i Greci e i Romani.
Con il termine verbena i romani indicavano ciascun ramo di arbor felix che era usato nei sacrifici e per decorare gli altari. Durante il Medioevo, si credeva invece che avesse proprietà protettive ed era usata contro gli incantesimi delle streghe.
Era efficace anche per tenere lontani i vampiri. In questo caso, però, parliamo della verbena odorosa, una delle sue tante varietà.
Le sue proprietà medicinali sono molte: è usata come vermifugo e ha proprietà antinfiammatorie e analgesiche; è considerata un antidepressivo naturale e in erboristeria è stata usata per combattere insonnia e nervosismo.
Protezione e calore
Come mai si credeva che molte piante avessero la capacità di proteggere? Perché quando ha avuto bisogno di protezione l’uomo si è sempre rivolto alla Natura? La risposta è che non abbiamo mai perso il contatto con quella parte selvaggia e indomita che ci ha dato la vita. Le piante sono in grado di proteggersi da sole; sono in grado di sprigionare odori e sapori che mettono in allerta le altre creature, sia visibili che invisibili.
La Natura ci ha protetto e curato per secoli, adesso forse tocca a noi restituirle quel calore con cui ha saputo circondarci per generazioni. Ma nonostante tutto, è sempre lei che protegge noi, mutando e adattandosi per seguire il continuo cambiamento del pianeta. Smettiamo di sfidarla e impariamo ad assecondarla.
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