La ricerca e la scoperta di erbe e piante magiche continua. Proprietà, usi tradizionali e impiego nella medicina popolare di ciò che la Natura ci regala. Un appuntamento che vedrà come protagoniste alcune delle più efficaci piante calmanti.
Erboristeria
L’erboristeria è la scienza che si occupa delle raccolta di piante, spontanee o coltivate, medicinali e aromatiche, nonché della preparazione e commercio dei rispettivi estratti usati in medicina, in liquoreria, profumeria e industrie dolciarie.
Come abbiamo già detto nei precedenti articoli, un tempo le donne, attraverso rimedi casalinghi popolari, coltivavano spezie ed erbe medicinali spontanee. Utilizzavano le piante sia fresche che essiccate, estraendone le sostanze con procedimenti di infusione in vino e grappa, oli e marmellate. Preparazioni più certosine venivano invece attuate dagli speziali. I loro fornitori erano erboristi che raccoglievano piante medicinali, a volte coltivate ma per lo più spontanee.
Le tradizioni erboristiche tramandate oralmente sono ancora ricorrenti, specialmente tra gli anziani, anche se sono state per la maggior parte sostituite dalla medicina moderna.
Tuttavia, al giorno d’oggi siamo riusciti a distinguere tre diverse tipologie di conoscenze fitoterapiche che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’arte erborista nel corso dei secoli:
- La tradizione popolare d’Occidente, basata sull’esperienza greca e romana;
- L’antichissima tradizione ayurvedica indiana;
- La medicina tradizionale cinese.
Questo vasto patrimonio culturale viene applicato nella scienza moderna, che è stata in grado di scoprirne e studiarne i meccanismi interni, così da poter amplificare le potenzialità e gli effetti benefici delle piante.
Erbe e piante calmanti
L’uomo è una creatura nervosa. Il nostro corpo è continuamente attraversato da impulsi e stimoli, che a volte il nostro organismo fatica a gestire. La nostra vita è frenetica, impegnata, e ci spinge spesso a dare il massimo. È così che si creano situazioni di ansia, stress, agitazione, insonnia.
Quelle che scopriremo di seguito sono alcune delle piante, la maggior parte molto conosciute, che possono aiutarci a ritrovare la calma interiore.
Lavanda
Questa pianta si ricollega al culto di Venere, per questo motivo è sempre stata impiegata per effettuare rituali di magia che aiutassero ad avere fortuna in amore. Il suo profumo, secondo antiche leggende, riusciva ad attirare gli uomini, per questo motivo veniva impiegata nelle pozioni d’amore. Inoltre, il colore viola della lavanda indicava saggezza, misticismo e introspezione: un monito a dedicarsi al nutrimento della propria anima.
A livello tradizionale, la lavanda veniva già impiegata ai tempi degli Egizi per ungere e profumare il corpo, un’usanza tramandata fino al Medioevo. Con essa si preparano infusi, oli essenziali, estratti e profumi. È ottima contro ansia, cefalea, emicrania, nevralgia e insonnia. Conservarne un sacchettino sotto il cuscino aiuta a conciliare il sonno.
Melissa
Il nome deriva dal greco e significa amica delle api, perché grazie al profumo sprigionato dallo sfregamento delle foglie, attirava gli sciami offrendo alle api un eccellente alimento per produrre il miele, considerato come simbolo divino.
In molte civiltà antiche, l’appellativo Melissa era usato per indicare le donne sagge e ricche di virtù. Anche le Sacerdotesse dei misteri di Eleusi e di Efeso venivano chiamate Melisse, perché nei riti d’iniziazione si lavavano col miele mani e bocca, quale auspicio di purificazione.
Il suo olio essenziale era giudicato dagli Arabi adatto per rinforzare cuore e cervello. Il suo infuso ha effetti calmanti e stimola gli organi digerenti in caso di disturbi nervosi.
Argentina anserina o piè d’oca
Il termine Argentina viene da argentum (in latino argento), per l’aspetto delle foglie coperte da una peluria sottile dai riflessi argentati. L’epiteto specifico anserina (o piè d’oca) è in riferimento alle oche, proviene da ánser, ánseris (in latino oca), per la forma a zampa d’oca delle foglie o perché piante molto apprezzate dalle oche.
In passato si credeva che allontanasse gli spiriti maligni e le streghe, e spesso se ne mettevano alcune foglie nelle scarpe per assorbire il sudore. Da un punto di vista astrologico si dice sia una pianta soggetta all’influsso di Uranio.
In Tibet la radice di queste piante veniva coltivata ed essiccata per un uso successivo, così come accadeva anche per alcune tribù di nativi americani. Essa, oltre che per usi alimentari, trova impiego come medicinale per le sue proprietà farmaceutiche: astringenti, antidiarroiche, antispasmodiche, antinfiammatorie. La sua tintura è inoltre utile per chi soffre di squilibri emozionali derivanti da pressioni esterne.
Arnica
In alcune regioni questa pianta è definita anche erba delle cadute, una caratteristica che ne indica con precisione le sue proprietà: una caduta fisica, che prevede l’uso esterno di una tintura di arnica; o una caduta psichica, che può essere alleviata con una goccia di tintura di arnica in un bicchiere d’acqua.
L’arnica viene usata in magia come protezione contro gli infortuni, o come filtro per la stanchezza: va portata al collo come talismano. Legata al pianeta Sole, è utile negli incantesimi di purificazione. Gli antichi maghi della Roma Imperiale la usavano per avere le veggenze dalla dea egiziana Tueret. Oggi si usa per ricevere messaggi dai propri defunti o dagli spiriti guida. Si confeziona un sacchetto viola con dentro dell’Arnica e lo si mette al collo durante tre notti: la terza notte porta la rivelazione nel sogno.
Il suo infuso è un antidepressivo molto efficace.
Erba di San Giovanni o Iperico
L’Iperico era conosciuto e utilizzato sin dai tempi dell’antica Grecia. Nel Medioevo veniva appeso alle porte o alle finestre per tenere lontani i demoni, gli incubi e gli spettri. Durante la notte di san Giovanni, era usanza in molti paesi europei danzare tutta la notte cingendosi la testa con questa pianta. Terminata la festa, i fiori venivano gettati sui tetti delle case per proteggerle dai fulmini.
Questa pianta può aiutare a tenere sotto controllo ansia e depressione, mentre il suo olio è ottimo per lenire bruciature e piccole ferite.
Trovare equilibrio
Sono molte le erbe e piante che, somministrate nella giusta maniera, aiutano a ritrovare l’equilibrio interiore. Credo che il loro grande potenziale si trovi a metà tra il nostro personale desiderio di star bene, e la loro effettiva efficacia.
È come una magia, una sorta di effetto placebo: la Natura ci aiuta a stare meglio, se noi scegliamo di stare meglio. Ci aiuta a ristabilire un equilibrio fisico e mentale se siamo davvero disposti ad ascoltarla.
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