La bambola è un racconto di Vernon Lee del 1896, uno dei più brevi che possiamo trovare all’interno della raccolta Ossessioni, edita da edizioni Alcatraz.
Torniamo in Italia, nello specifico a Foligno, dove la nostra protagonista ci accompagna attraverso la ricerca di piccoli cimeli con una storia alle spalle, e nello specifico dell’effetto di uno di essi: un’enorme bambola ad altezza naturale.
La bambola – Trama
Una collezionista di antichità viene invitata a visionare una collezione di porcellane cinesi e uno scrigno rinascimentale all’interno di una casa di un nobile di rovina. Qui si troverà di fronte ad un’enorme bambola che porta le sembianze della prima moglie del nonno del conte. Un oggetto che nasconde una stori molto triste.
Recensione
Si racconta che a volte, un anima non sia in grado di lasciare questo mondo quando il cuore smette di battere e il respiro si ferma. Il corpo diventa freddo e inizia a svuotarsi. Allora l’anima inizia a vagare e cerca qualcosa a cui aggrapparsi. Un ricordo, un oggetto, qualcosa che la tenga ancorata a quel mondo a cui non può più appartenere. Ed è così che nascono le reliquie infestate. Esse hanno la natura dello spirito e in alcuni casi sono così silenti che sono in pochi a riconoscerle.
Questa breve storia potrebbe essere riassunta con questa espressione. Lo spettro di questa storia non viene mai alla luce, ma è più silente come un lascito. La bambola diventa un vessillo, porta in sé l’essenza dello spirito, sembra voler parlare, ma non riesce ad emettere un. suono, sembra voler raccontare la sua storia, eppure non ne è capace. Resta lì immobile con lo sguardo fisso. Forse chiede pietà, forse solo la pace.
E delicato il modo in cui la bambola si insinua nella mente della protagonista, ha il sapore di una poesia malinconica sussurrata nel vento, raccontata con un filo di voce per coloro che sono in grado di ascoltare. Lo è come tutto il sentimento che accompagna la vicenda. Intangibile, ma presente.
È un racconto, questo, particolare. Difficile è raccontarlo e altrettanto difficile è spiegarlo. Va percepito sulla pelle, e forse è diverso per chiunque lo legga, del resto è “davvero impossibile far provare agli altri i nostri stessi sentimenti riguardo a qualsiasi cosa.”
L’unico consiglio è quello di leggerlo e provare ad entrare in empatia con questa figura, comprenderla, amarla e scoprire la sua storia.
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