Il mondo è pieno di piante che ci aiutano ad affrontare i momenti più stressanti della vita. In questo nuovo articolo, parliamo ancora una volta di piante ed erbe in grado di rilassare i nervi. Ancora una volta poniamo l’accento sui loro usi tradizionali, i loro poteri mistici e l’impiego medicinale.

Fitoterapia

Il modo in cui l’uomo, nel corso del tempo, ha scelto di impiegare erbe e piante è molteplice. Le cuciniamo, ne prepariamo pillole, infusi e liquori. Le sminuzziamo, ne creiamo polveri e oli medicinali. E la fitoterapia è una delle tante branche esistenti che si concentrata proprio sull’utilizzo terapeutico delle piante.
Si tratta di una pratica molto antica, che rappresenta in parte uno dei primi esempi di pratica terapeutica umana. Talmente diffusa nel mondo, in epoche e periodi storici differenti, da non riuscirne a indentificare una precisa area geografica di sviluppo.

Il termine fitoterapia deriva dal greco φυτον (pianta) e θεραπευω (curo), quindi curare con le piante. Tuttavia si tratta di qualcosa di diverso dall’erboristeria; non segue filosofie, credenze religiose o culturali. Inoltre, non utilizza metodologie diagnostiche o basi terapeutiche diverse da quelle della medicina scientifica.
Il fitoterapeuta è colui che riesce a utilizzare i principi attivi delle piante e i composti da essi derivati, mantenendone tutte le proprietà chimiche per sfruttarne a pieno le potenzialità medicamentose. La mano del fitoterapeuta è indirizzata da una metodologia precisa, che conduce a principi scientifici e un’efficacia dimostrata. Forse potremmo definire la fitoterapia come il lato meno “magico” dell’esplorazione della natura, molto legato al significato tradizionale di scienza.

Erbe e piante calmanti

A tutti è capitata almeno una volta nella vita quella giornata così stressante da trascinarsi anche per i giorni successi. Ci sono rimedi a questo, che possono rilassare mente e spirito. Vediamo dunque alcune delle erbe e piante che possono aiutarci a ritrovare l’equilibrio emotivo.

Biancospino

biancospinoChiamato alba spina dai Romani, e utilizzato per adornare gli altari durante i riti nuziali, il biancospino è una pianta di protezione e tutela. Per questo veniva anche sistemato sulle culle dei neonati come segno di amore. E veniva anche impiegato per adornare il palo di maggio, attorno al quale si danzava secondo riti propiziatori per assicurarsi fertilità.

Legato alle antiche divinità femminili come Artemide, Flora e Cerere, in seguito, nel cristianesimo venne trasposto nel simbolo della Vergine Maria. Era molto presente anche nella tradizione celtica dove era considerato la dimora segreta delle fate e degli spiriti del bosco. È tutt’ora utilizzato nei riti di celebrazione di Beltane e ha un intero giorno a lui dedicato: il 13 maggio, giornata del biancospino.

I fiori e le foglie del biancospino sono usati tradizionalmente in fitoterapia, raccolti al momento dell’antesi, cioè appena aperti.

Questa pianta è il rimedio d’eccellenza per il cuore. Viene impiegato nel trattamento di lievi insufficienze cardiache, poiché è in grado di conferire forza alla muscolatura cardiaca e di rendere regolare il battito, portando serenità, fiducia e calma.

Camomilla

La camomilla era una pianta già nota ai tempi degli antichi Egizi, che la usavano per il suo effetto calmante, per alleviare dolori e ridurre la febbre. Tuttavia era una cura naturale praticata anche presso i Greci, i Romani e durante il Medioevo.

Nella tradizione popolare viene utilizzata per attirare il denaro, per favorire la meditazione e richiamare l’amore. È un’erba purificatrice e protettiva. Spruzzata intorno alla casa, si dice sia in grado di rimuovere malefici e malocchi.

È un ottimo rimedio per i disturbi digestivi e per il trattamento dell’irrequietezza e dell’insonnia di origine nervosa. È un’erba dalle straordinarie proprietà rilassanti e sedative.

A fianco all’uso medicinale, resiste anche un ampio uso popolare della camomilla: a questo fiore viene attribuita la capacità di lenire le infezioni delle vie urinarie e di alleviare problemi agli occhi.

Maca

maca

Maca Peruvian

La Maca è una pianta spontanea peruviana di cui si utilizza la radice a forma di tubero.

Il suo utilizzo come afrodisiaco risale alle popolazioni andine. Nelle tribù precolombiane del Perù la maca era usata a scopo alimentare e nelle cerimonie religiose. La pianta era già nota e usata dalle popolazioni Inca per donare forza e vitalità alle truppe. Era considerata una pianta magica, dono degli dei, particolarmente usata da guerrieri e sacerdoti.

È in grado di alleviare lo stess psico-fisico, aiuta contro l’impotenza maschile, combatte la sterilità e rafforza la memoria.

Passiflora

passifloraIl suo nome deriva dal latino passio che sta per passione e flos che significa fiore, nome che gli fu attribuito da alcuni missionari Gesuiti nel 1610. Essi vedevano in alcune parti della pianta la rappresentazione della Passione di Cristo.

Secondo la magia tradizionale, questo fiore della passione può aiutare ad avere autocontrollo sugli impulsi e sulla rabbia, donare armonia e calma interiore. Per attrarre fortuna in Amore, le sue foglie essiccate o la radice vengono portate in un sacchetto di flanella rossa e unte con oli di attrazione amorosa. Anticamente, in Messico, al sacchetto veniva aggiunto un cuore essiccato di colibrì. Ma essendo ormai illegale uccidere i colibrì (uccelli sempre più rari), oggi si aggiunge semplicemente un incantesimo dedicato a quello che viene chiamato il Divino Colibrì, insieme a un’immagine in metallo che lo raffiguri.

Ha proprietà rilassanti, in quanto è in grado di abbassare la pressione in caso di irrequietezza. Il suo infuso può essere utilizzato la sera per le sue particolarità sedative che favoriscono un ottimo sonno ristoratore.

Tiglio

tiglioIl tiglio è simbolo di femminilità e fertilità. Considerato sacro alla dea Afrodite dai Greci e alla dea Freya dalle popolazioni germaniche, veniva sovente anche utilizzato come simbolo di longevità e giustizia.

In molte tradizioni, il tiglio era la pianta sotto cui si riuniva la popolazione quando dovevano essere prese decisioni importanti, poiché era ritenuto capace di ispirare un senso di giustizia e misericordia.

Ritenuto inoltre da alcuni popoli simbolo di dolcezza e gentilezza, per le tradizioni nordiche il tiglio era un albero capace di predire il futuro.

Aiuta a combattere l’ansia e l’insonnia, favorisce una corretta digestione ed è utile contro raffreddore, tosse e influenza.

I fiori come punto di partenza

Il rapporto tra umano e natura è sempre stato travagliato. Nel corso del tempo abbiamo sempre avuto la tendenza allo sfruttamento brutale di ogni risorsa messa a nostra disposizione. Senza capire che non è necessario l’utilizzo della forza per usare gli strumenti che la natura ci ha sempre messo a disposizione.

Per questo, credo che partire dai fiori sia un buon modo per imparare a conoscere la struttura complessa, fragile eppure estremamente tenace, della natura che ci circonda. Perchè i fiori sono delicati, ogni petalo conserva una storia di semplice arrendevolezza, eppure possono rivelarsi estremamente appuntiti, spinosi; talmente potenti da essere una delle principali fonti di aiuto contro i malanni fisici e mentali.

Impariamo dai fiori a essere allo stesso tempo gentilezza e forza.

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