Echo è una miniserie televisiva statunitense ideata da Marion Dayre per Disney+ e Hulu, basata sul personaggio di Maya Lopez di Marvel Comics.
La serie è ambientata nel Marvel Cinematic Universe (MCU), in continuità con i film del franchise, e si svolge dopo gli eventi della miniserie Hawkeye (2021).
È la prima serie a essere marchiata “Marvel Spotlight” dedicata a un pubblico più adulto e dovrebbe rilanciare in questo universo una nuova stagione incentrata su Matt Murdock (Daredevil). Tutti i cinque episodi sono disponibili su Disney plus.
Echo – Trama
La serie affronta la storia delle origini di Maya Lopez la cui vita criminale a New York si ripresenta nella sua città natale. Se vorrà sopravvivere, dovrà affrontare il suo passato, riconnettersi con le sue radici native americane e abbracciare il significato di famiglia e di comunità.
Recensione
Echo è una serie unica nel suo genere poiché la protagonista racchiude in sé alcune particolarità che la rendono diversa da tutte le altre.
Maya Lopez (Alaqua Cox) è una nativa americana della tribù dei Choctaw , è sordomuta e ha perduto una gamba in un incidente che l’ha resa orfana di madre. In seguito ha perduto anche suo padre, questi fattori causa di un passato colmo di tragedie e profondo senso di perdita l’ha resa una ragazza estremamente forte, determinata e aggressiva.
Il suo dolore e la cattiva influenza del boss del crimine di New York, Kingpin (Vincent D’Onofrio) il nemico giurato in Daredevil e in Hawkeye, non è certo qualcosa che gioverebbe a nessuno. Wilson Fisk è un uomo senza scrupoli, un boss vecchio stile che non teme di sporcarsi le mani, in tutti i sensi e ha approfittato della vena sanguinaria della ragazza fin dall’infanzia, trasformandola in una vera e propria arma.
Lopez è uno di quei personaggi oscuri molto in voga ultimamente nel Marvel Cinematics Universe come in altri, ma se qualcosa ci hanno insegnato già i personaggi dello stesso calibro che l’hanno preceduta è che la redenzione è sempre possibile. Le vicende di Maya Lopez così come l’interpretazione dell’attrice non udente sono convincenti. Il personaggio è profondo e forte.
Nonostante i pochi episodi, i primi più lenti e gli ultimi due decisamente un po’ affrettati è facile apprezzare l’evoluzione del personaggio. Non vi è un uso spasmodico dei visual effect ma si basa molto sui sentimenti e sulle azioni, sulle riflessioni e nonostante i dialoghi a metà con il linguaggio dei segni e metà dialogato è tutto chiaro e scorrevole. Ottimo l’intero cast e la fotografia.
Una piacevole novità in casa Marvel che sicuramente tende di introdurre ad altre realtà e ad altri personaggi, ma la ragione del titolo è tutta da scoprire.
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