L’estate è un periodo molto particolare dell’anno. Le nostre energie calano e il nostro livello di attenzione svanisce mentre il pensiero rincorre una nuvola solitaria nel cielo azzurrissimo. È il momento della leggerezza, per questo sedersi sotto un albero in estate può aiutarci a ritrovare il giusto vigore che il caldo torrido di questi mesi ci fa consumare.
Alleati contro la spossatezza estiva
L’origine della parola estate viene ricondotta alla radice latina aestas, che a sua volta deriva dalla radice indoeuropea aies, che significa bruciare, ardere. Questo per indicare proprio quelle caratteristiche che rendono vivace ed esuberante questo periodo dell’anno: il caldo affannoso; il desiderio di trascorrere il tempo fuori casa; il vivace laborio del mondo che colora di festa questi mesi ardenti.
Eppure non è facile sopravvivere all’estate. Le energie si consumano più in fretta, il caldo pare prosciugare ogni nostra volontà e il sudore appiccicoso ci rende facilmente irritabili. Dunque per alleviare questo generale sentimento di spossatezza di corpo, mente e anima, è bene adottare qualche piccola abitudine estiva in grado di risollevarci il morale.
Tra i consigli più importanti è bene sempre ricorda di indossare vestiti di tessuto leggero (per esempio di lino), bere molta acqua e mangiare frutta fresca, coprirsi la testa e proteggere la pelle con uno strato sottile di crema solare.
Tuttavia anche alcuni alberi possono rivelarsi dei validi alleati per resistere alla sonnolenza di questo periodo. Sedersi sotto un albero di ulivo, per esempio, con i piedi a contatto dell’erba, può riportare calma in una mente confusa e renderci un tutt’uno con la natura che ci circonda. Sdraiarsi ai piedi di un salice piangente, può risollevare uno spirito abbattuto e donare sollievo con l’ombra fresca dei suoi rami nodosi.
È importante imparare ad allearci con la natura per affrontare al meglio il susseguirsi repentino delle stagioni. Solo così possiamo lasciare che la vita ci sorprenda senza essere costretti ad ardere nella fiamma effimera del suo calore.
Alberi per l’estate
Perciò, sotto quali alberi è meglio sedersi in estate per ricalibrare le nostre energie? Ecco alcune delle piante che possono sostenerci in questo periodo.
Betulla
I Celti erano soliti chiamarlo Albero Cosmico, nonché guardiano della porta che conduceva gli sciamani alla dimora delle divinità. La betulla era anche considerata simbolo di purificazione per anima, corpo e mente. Secondo la tradizione, essa possiede quattro poteri: dona luce al mondo, soffoca le grida, lenisce le malattie e purifica lo spirito.
Tra le popolazione di origine slava invece la betulla era considerata un albero della rinascita e veniva bruciato durante festività popolari e religiose come rito propiziatorio, in modo da utilizzare poi le ceneri per allontanare le ninfe dei laghi e degli stagni.
Nel ciclo della vita, questo albero rappresenta la crescita e il divenire, la purezza e la giovinezza. A causa della sua longilinea bellezza, un tempo si credeva che si presentasse agli uomini come una vergine vestita di luce, portatrice di forze benefiche e guaritrici. Fare un picnic in un boschetto di betulle in estate dona nuova serenità e chiarezza mentale.
Prugnolo
Dal nome latino prunus spinosa, questo arbusto perenne ha rami intricati utilizzati spesso come rifugio da uccelli e piccoli mammiferi. I suoi frutti sono ottimi per creare marmellate, confetture, salse e sciroppi, poiché contengono molta vitamina C.
In antichità venivano attribuite a questa pianta delle proprietà magiche: si credeva che nell’intreccio dei suoi rami fossero custoditi il Bene e il Male. Avere un prugnolo nel proprio giardino significava proteggere l’abitazione dal fuoco e la famiglia dalle malattie. Sostare sotto le sue foglie in estate permette di entrare in contatto con la parte più nascosta di noi stessi, mentre il ronzio degli insetti che lo popolano ci culla verso un’unione completa con la natura circostante.
Salice piangente
Il suo nome deriva dal celtico e significa vicino all’acqua, infatti il salice predilige un terreno umido e un clima ventilato; per questo cresce principalmente vicino a corsi d’acqua. Presso i Celti il salice era legato a una divinità femminile e rappresentava la fecondità, mentre i Druidi usavano il suo legno per creare strumenti musicali con cui ammaliare il popolo. Nell’Antica Grecia questo albero era legato all’aldilà, mentre per il popolo ebraico era propiziatore di pioggia.
In Inghilterra il salice ha sempre avuto una stretta connessione con il mondo delle streghe, tanto che la parola witch (strega) ha la stessa radice di willow (salice). In particolare, si credeva che le scope delle streghe fossero fatte con i rami di salice.
Nella religione cristiana il salice piangente simboleggia purezza, riverenza e dolore, mentre per le popolazioni orientali è sempre stata considerata una pianta legata all’immortalità, e perciò sacra.
In una più ampia tradizione popolare invece è sempre stata la pianta associata alla luna e alle qualità divinatorie, medicinali e magiche considerate tipicamente femminili. Per questo, sdraiarsi sotto i rami cadenti di un salice, in una notte limpida d’estate, è un buon modo per allontanarsi dalle preoccupazioni della vita quotidiana e chiedere consiglio alle stelle.
Ulivo
L’ulivo è un albero che racchiude in sé una duplice personalità. Le sue foglie sono verde scuro da un lato e argentate dall’altro: per questo sono considerate appartenenti alla luna, mentre l’olio estratto dalle olive appartiene al sole.
Le olive sono molto utilizzate in incantesimi contro la depressione, la tristezza e la malinconia. Inoltre vengono impiegate per aumentare fertilità e prosperità.
Nella magia moderna, le energie di questa pianta sono usate per portare calma e pace, e per stimolare la spiritualità e la meditazione. Sono anche utili per benedire, esorcizzare e proteggere, intagliando amuleti protettivi o bacchette magiche dai suoi rami.
Tuttavia, longeva e resistente, la caratteristica principale di questa pianta è l’eternità, nonché simbolo di vita grazie alla sua capacità di superare le difficoltà, resistere alle peggiori condizioni meteorologiche e sconfiggere la morte. Perciò, rifugiarsi nell’ombra ampia e serena di questo albero è come vivere un momento di eternità con noi stessi, così da riprendere il controllo della nostra mente e ricaricarsi con energie fresche e nuove.
Vivere con la natura
Fin troppo spesso, la vita in città condiziona il nostro comportamento e le nostre sensazioni. I muri di cemento, lo smog, il rombo delle auto, il continuo sottofondo di cantieri sempre aperti, ci spingono a dimenticare cosa sia il contatto con la natura.
Il cinguettio degli uccelli, il suono tranquillo di un ruscello, la brezza che scuote i rami degli alberi; ma anche il profumo di salsedine, il dondolio pacato delle onde del mare, il vento fra i capelli. Tutte queste sensazioni vengono divorate dalle città, ma possiamo ritrovarle facilmente in un pomeriggio in montagna, una giornata al mare, un picnic al lago. Dobbiamo solo essere consapevoli di quanto resti indispensabile non lasciarci fagocitare dal roboante caos della città, e ricordare di vivere con la natura, sempre.
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