La mostra dedicata allo svizzero Hans Ruedi Giger, artista poliedrico certo conosciuto soprattutto per la sua creatura più famosa, lo xenomorfo di Alien, ha inizio oggi, 5 ottobre 2024 e si protrarrà fina febbraio al Mastio della Cittadella di Torino.
In anteprima abbiamo partecipato al vernissage dell’evento in cui è stata raccontato il connubio che nasce da Navigare SRL e la scelta proprio del Museo dell’Artiglieria che ospita l’evento. Il Mastio, infatti, baluardo della nostra cultura e simbolo di difesa e resistenza, diventa il palcoscenico ideale di questa esibizione. Del resto, l’opera stessa di Giger può essere essa stessa un simbolo, nel suo fondere l’uomo con elementi meccanici, di come un’arte così profonda può avere radici solo in quello che è la creatività e l’umano possono generare.
Il curatore Marco Witzing crea quindi un percorso che va dalla sua creatura più famosa e scava poi all’interno dell’animo stesso dell’artista documentando come queste opere così affascinanti quanto grottesche siano potute venire alla luce. E forse il grande potere che esse hanno è proprio quella capacità di creare quel senso di inquietudine che, a ben osservarle, non è che lo specchio di una realtà che ben conosciamo. Non a caso Oliver Stone ha commentato che se fra qualche decennio dovessimo guardare al ventesimo secolo Giger potrebbe esserne l’immagine. E a tal proposito è di grande illuminazione il docufilm proiettato nella sala superiore della mostra in cui viene messo a nudo lo spirito dell’artista, quelle che erano le sue paure e cosa voleva comunicare con le sue opere, su questo mondo destinato al declino.
H.R. Giger: Beyond Alien
A 10 anni dalla sua scomparsa, la mostra “H.R. Giger: Beyond Alien” è un grande omaggio a uno degli artisti più affascinanti e controversi del secondo Novecento. Oltre settanta pezzi originali tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, oggetti di design e video provenienti dal Museo Giger per la più ricca collezione di opere del maestro mai esposta in Italia dalla morte dell’artista.
Diverse le sezioni della mostra, ognuna dedicata a una delle principali tematiche sviluppate dall’artista: cinema, musica, surrealismo, orrore fantascientifico. Dai lavori realizzati da Giger per “Dune”, l’epico progetto del regista cileno Alejandro Jodorowsky, al suo contributo in campo musicale, con gli artwork per le copertine degli album di Blondie, ELP, Dead Kennedy e molti altri.
Al centro della mostra, ovviamente lui, lo Xenomorfo, l’opera più famosa e forse anche più ingombrante di Giger; il mostro alieno creato per il regista Ridley Scott e sul quale fu incentrato l’intero universo della saga di “Alien”. Una mostra pensata per i fan di Giger ma non solo, un percorso espositivo immersivo per ammirare dal vivo alcuni dei pezzi più iconici ma anche scoprire aspetti meno conosciuti dell’artista svizzero.
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