Tenete alta la guardia, i Predatori sono tra noi… ma la famiglia Averhart è pronta ancora una volta a combatterli. Continua la saga dalle vibes vampiresche di Julia Sienna con il secondo volume: Death is not the Worst – Resonance, pubblicato dalla Gainsworth Publishing.
Death is not the worst – Resonance – Trama
Dopo aver gettato la famiglia Averhart nelle tenebre di un incubo senza apparente via di uscita, William è pronto a fare altrettanto con l’intero mondo dei Cacciatori. Il suo Metodo funziona, la cura per sopire i suoi demoni pure; serve solo un ultimo colpo di lima per rendere tutto perfetto.
Intanto, tra le mura di Willow Creek, comincia la lotta per sottrarre Catherine alla crudeltà di leggi troppo antiche e cieche per accettare la sua nuova natura.
Riusciranno gli Averhart, aiutati dalla Consigliera Yoshimoto, a salvare il loro Clan e fermare la Fratellanza?
E chi è lo spietato Generale che William ha voluto in testa al suo esercito?
Indagini, riti sciamanici, fiamme e pallottole si susseguono in una corsa contro il tempo che coinvolgerà presto tutti gli Stati Uniti.
La guerra è arrivata.
Bisogna solo scegliere da che parte stare.
Recensione
Il primo volume di questa saga, Death is not the Worst – Inheritance, si conclude con un finale colmo di suspense, che ha reso l’attesa per il seguito una turtura dolceamara. Ma, dopo questa lunga attesa, è giunto ai lettori e alle lettrici il secondo capitolo della storia (nel lontano giugno del 2022). E, dopo un’altrettanta estenuante attesa personale, è giunto anche nelle mani della sottoscritta, che è riuscita finalmente a leggerlo.
Se nel primo volume la storia prediligeva i personaggi di Cat e Tristan, in questo nuovo capitolo il punto di vista che prende maggior spazio è quello di Xander Averhart, seguito da quello di Akane Yoshimoto. Lui, Capocaccia della famiglia Averhart pronto a sfidare la maledizione di William; lei, Cacciatrice molto vicina al Consiglio, con un temibile segreto nel passato. Insieme, pronti a proteggere e sostenere Cat, messa alla prova dalla sua nuova inquietante natura.
Death is not the Worst – Resonance si rivela un degno seguito che, in un intreccio tra Predatori, Cacciatori, vecchie conoscenze, antichi nemici e nuovi nemici, mette in contatto lettori e lettrici con un panorama di personaggi ed emozioni che lasciano, ancora una volta, con il fiato sospeso e un’insaziabile voglia di saperne di più.
Parere personale
Ritornare in contatto con i personaggi di una saga dopo qualche anno dal primo volume, può essere difficile. Eppure, in questo secondo libro, mi ci è voluto poco per sentire di nuovo i personaggi vicini, come parte della famiglia.
Julia Sienna ha una scrittura molto coinvolgente e una grande capacità di rendere i dialoghi e i personaggi reali, così vividi da farli quasi apparire vicino a te, materializzati dall’immaginazione.
Ho apprezzato tantissimo l’idea di Famiglia, con la F maiuscola, trasmessa dall’intero Clan degli Averhart. Persone che si sostengono nel bene e nel male, e che creano legami in modo sano e spontaneo, con qualche incomprensione ma anche molti momenti divertenti.
Penso che la trama sia stata gestita molto bene, e che sia stato dato giusto spazio ai dettagli più importanti del worldbuilding. Mi sono piaciuti i combattimenti, degni d’un film d’azione; in particolare lo scontro violento con la banda di Alrik, questo nuovo misterioso Predatore del cui passato c’è ancora parecchio da svelare.
Come al solito non ho potuto che trovarmi in sintonia con due personaggi che sono l’esatto opposto l’uno dell’altro: il Cacciatore sciamano Julius e il crudele Predatore William. Il primo, con quell’aura di sicuro equilibrio che emana; il secondo, con tutte le sue distruttive contraddizioni e la giusta dose di malinconico struggimento che lo circonda.
Nel complesso è stata una lettura perfetta per evadere dalla solita routine quotidiana. Come tuffarsi in un mondo colorato dagli schizzi vermigli di mostri sanguinari, a contrasto con il lago increspato dalle onde di coraggio dei Cacciatori.
Conclusioni
Insomma, Death is not the Worst – Resonance è una di quelle storie che rendono i personaggi così vivi da farli diventare simili ad amici reali. È una di quelle storie che si divora, senza staccare gli occhi dalle pagine, ma che vorresti non finisse mai.
Sono molto curiosa di come l’autrice proseguirà la vicenda, bramo il seguito così come William brama la sua vendetta. Ma, in questa attesa agrodolce, non resta che prepararci alla caccia con la famiglia Averhart!
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