I Guardiani dell’Anello è il primo capitolo di Star Rings di Simone Lari, autore poliedrico che abbiamo avuto più volte ospite nel nostro portale. Con questa nuova opera Simone ci porta in un universo popolato da razze e popoli molto diversi fra loro, inserendo tuttavia in questo contesto gli elementi classici del fantasy.
I Guardiani dell’Anello – Trama
Dopo un terribile conflitto che ha irrimediabilmente compromesso due dei tre pianeti abitabili del sistema, solo la ristretta zona crepuscolare e le limitate risorse del pianeta Midraxia (trappist 1-e per i terrestri) garantiscono la sopravvivenza alle sette razze originarie dei tre mondi.
Il ritrovamento di un potente artefatto creato da una razza superiore, il cui oscuro leader diede origine alla guerra che comportò la fine di Terarim e Veremar, rimetterà in gioco il delicato equilibrio tra le specie e desterà dal criosonno antichi rivali, obbligando un umano e l’equipaggio della sua nave a intraprendere, assieme a un eterogeneo manipolo di strani eroi, una missione impossibile per la salvezza del loro mondo.
Immaginate di vivere in un mondo diviso a metà: da una parte splende sempre un intenso sole rosso, dall’altra domina la notte eterna. Nel mezzo, una striscia di terra, una sottile zona di confine crepuscolare intensamente abitata, fortemente ambita. Immaginate poi di non essere l’unica razza senziente del pianeta, tanto meno del vostro sistema, e che un giorno la vostra stella cominci a fare capricci, e per capricci intendo una serie di brillamenti letali e imprevedibili, che potrebbero annullare ogni forma di vita.
Poi avviene l’impensabile: l’arrivo di due diverse razze, tecnologicamente superiori, entrambe dotate di risorse e conoscenze per voi inimmaginabili. Costoro vi proporranno soluzioni e prometteranno salvezza e futura prosperità.
Sembrerebbe tutto perfetto, ma se non volessero davvero salvarvi?
Molti cicli sono passati da allora, ma i guai non sono certo finiti. Io sono solo un umano, l’unico in mezzo a questo gran casino; mi trovo qui perché sono stato rapito dalla Terra quando ero bambino, ma ora è questo il mio mondo, e toccherà a me tentare di salvarlo, o morire provando.
Dimenticavo: io sono William, ma potete chiamarmi Elessar Strider.
Recensione
Se volessimo trovare un genere letterario per Star Rings, o più nello specifico I Guardiani dell’Anello, allora sicuramente il primo pensiero potrebbe essere rivolto alla fantascienza. Un mondo fatti di pianeti e galassie lontane, lontane. Lari sviluppa la sua storia, in questo nuovo universo diverso da quelli che ha affrontato fino a questo momento.
Star Rings è una storia di buoni sentimenti, l’ambientazione è quella fantastica che a Simone è sempre piaciuta. Nel caso specifico, abbiamo una serie di creature e razze inventate. Esseri diversi l’uno dall’altro, ma che in fondo sono pur sempre accumunate da un qualcosa che potremmo definire “umanità”.
I Guardiani dell’Anello: un omaggio agli autori del passato.
Sicuramente possiamo definire il primo volume di Star Rings come un omaggio agli autori del fantasy e della fantascienza. Primo fra tutti Tolkien, la cui opera è menzionata più volte all’interno del romanzo. In effetti il protagonista stesso porta con se una copia de Il Signore degli Anelli, verso il quale la storia porta una certa simmetria. Inoltre si possono notare anche alcuni elementi che possano definirsi come un omaggio ad altri classici dello sci-fi come per esempio Star Wars.
Sicuramente a tutti coloro che amano queste due saghe possiamo consigliare di dare una chance a questo romanzo, siamo sicuri che potrete apprezzarlo.
Lo Stile Lari
Il romanzo è sicuramente carico di alcuni elementi che ormai possiamo considerare parte integrante dello stile Lari.
Sicuramente come primo elemento possiamo valutare le citazioni. Lari ama nelle sue opere omaggiare gli autori che hanno contribuito alla sua formazione e spesso aggiunge all’interno della trama dei richiami agli stessi.
Il mito dell’eroe. Nei personaggi di Lari troviamo spesso un protagonista che non si arrende di fronte alle difficoltà e che è pronto a tutto pur di difendere i proprio ideali e i suoi amici.
Essenziale è anche il valore dell’amicizia. I personaggi vanno a formare dei profondi legami che poi li uniranno per tutta la vita. Perfino quelli che inizialmente mostrano un carattere più scontroso.
Infine, un altro punto di non poco conto sono le differenze come ricchezza. Speso e volentieri infatti all’interno del gruppo si trovano degli elementi appartenenti a razze o gruppi appartenenti a categorie “meno apprezzate” che trovano poi, all’interno dell’opera, una certa redenzione.
Ghost Chapter e il filo conduttore.
Chi ha letto già in passato le opere di Simone, è ben conscio che prima o poi esse trovino un punto di incontro. Questo spesso avviene all’interno dell’opera stessa, oppure all’interno di un “ghost chapter”. Nel caso de I Guardiani dell’Anello, siamo nella seconda opzione. In questo capitolo ritroveremo dei vecchi amici che ci hanno già fatto compagnia in passato. Il Ghost Chapter può essere un prequel al prossimo romanzo della serie, che si preannuncia ancora più interessante rispetto al primo.
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