Pubblicato dalla DarkZone Edizioni, Inno Cannibale di Andrea Zanotti è un libro di genere fantasy storico con sfumature horror, ambientato nell’America selvaggia, contesa tra visi pallidi e pellerossa.
Inno cannibale – Trama
Black Mamba, donna-medicina a capo della tribù dei Senza-lingua, ha convocato il cerchio degli Elders, gli anziani capi di tutte le genti pellerossa. Nuovi alleati sono disposti ad aiutare le tribù contro i visi pallidi, è sufficiente unirle per innalzare l’Inno Cannibale. Poco conta se l’intero ordine del creato verrà sconvolto dal rito, dato che Black Mamba vuole risveglierà Yužáža, «Colui che sgozza gli Dei». Ma le grandi manovre dei selvaggi non passano inosservate al Colonnello Souther, gerente della Clinica psichiatrica federale nr. 51. Sta a lui risolvere il problema dei «musi rossi». Ma chi spedire in Sierra Nevada, nel covo della sciamana? La scelta cade su Marc Trementina De La Cruz, il suo compare Jo Occhiomoscio e il resto della loro improbabile banda di antieroi. Solo serpi di quella risma potranno resistere a ciò che li attende in quelle lande infestate: Wendigo, Skinwalker, Si-Te-Caha e tutte le leggende da incubo dei nativi, riportate in vita dalle malie di Black Mamba.
Recensione
Inno Cannibale è un libro che racchiude molte cose. Ci sono le tribù indiane, c’è Balck Mamba, una donna-medicina dai poteri oscuri e misteriosi, e ci sono creature mistiche. E poi ci sono reggimenti di cavalleggeri, prostitute, dinamitardi e lui, Marc Trementina De La Cruz, con il suo socio Jo Occhiomoscio.
Cosa c’entrano una sciamana indiana e due pistoleri piantagrane? Fanno entrambi parte dello stesso destino; la prima, decisa a liberare il suo popolo condannando il mondo alla fame di Colui che Sgozza, e i secondi intenti a fermare la folle impresa di Black Mamba, aiutati dal predicatore Jeryco Lee, dalla fuorilegge Dorasylla e dalla tenente Orilla Casteo.
Questo scontro tra forze distinte, non racchiude però l’eterno antagonismo di bene contro male. Non c’è linea che separi la compagnia dei protagonisti dalla follia di Black Mamba, poiché entrambe le parti conservano luce e oscurità. E alla fine entrambe le parti cammineranno verso la distruzione.
In questo racconto è posta al centro gran parte della cultura degli Indiani d’America, con Wendigo, Skinwalker, e altre creature che sono parte integrante delle leggende delle popolazioni pellerossa. Tra tepee, tomahawk e calumet si respira la saggezza, la solennità e l’amore per la natura di un popolo che non si è mai arreso.
Dall’altra parte, tutto lo sconvolgente panorama dei primi insediamenti di coloni: cowboys, minatori sudici, ubriachi dal pugno facile, prostitute un po’ attempate, fuorilegge incalliti e la spietatezza dei soldati. Con questo libro Andrea Zanotti comunica un messaggio molto chiaro: non c’è mai solo giusto o sbagliato, e alla fine gli eroi non sempre sono tali, ci sono casi in cui il mondo non può essere salvato.
Parere personale
Inno Cannibale è un libro molto ben scritto, una storia che, basata su un fondo storico che si perde nel fantastico, entra in contatto con forze occulte dal vago sapore lovecraftiano. La vicenda si srotola in modo fluido; i protagonisti cercano di venire a patti con i loro demoni interiori, mentre affrontano le creature mostruose del mondo esterno.
Nel loro lungo viaggio in giro per la Sierra Nevada, ogni speranza va ad affievolirsi sempre più, per raggiungere il culmine nel finale, che mi ha lasciata sorpresa e perplessa. È un finale diverso, che abbandona la strada già spianata dal cosiddetto “viaggio dell’eroe” per precipitare bruscamente. Nello svolgimento della fine ogni cosa rimane appesa un filo che viene tranciato all’improvviso.
È una storia che mi è piaciuta, ma alo stesso tempo mi ha lasciata poco soddisfatta. Forse mi ero preparata per una conclusione spettacolare che non è arrivata, ma che si è interrotta quasi a metà come se mancasse qualcosa.
Tuttavia Inno Cannibale non è un libro banale, è fuori dal comune; anche se l’autore forse poteva osare ancora di più. Lo consiglio a chi ama il genere western con un pizzico di follia, oscurità e misticismo.
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