A dicembre 2021 usciva la quarta stagione di Cobra kai e non abbiamo dovuto attendere molto per la quinta stagione che è disponibile su Netflix a partire dal 9 Settembre 2022.
La serie composta da 10 episodi, è lo spin off di Karate Kid, è stata ideata da Hayden Schlossberg, Josh Heald e Jon Hurwitz.
Tornano nel cast tutte le stelle delle precedenti stagioni e si aggiungono le new entry: Yuji Okumoto as Chozen (Karate kid 2), Sean Kanan alias Mike Barnes (Karate kid 3) e la nuova e spietata sensei ingaggiata da Silver, Kim Da- Eun, interpretata da Alicia Hannah-Kim.
Cobra kai – Stagione 5 -Trama
Dopo l’esito scioccante del torneo di All Valley, Terry Silver amplia l’impero di Cobra Kai e cerca di rendere il suo “colpire per primi, colpire, forte, nessuna pietà” l’unico stile presente in zona. Con Kreese dietro le sbarre e Johnny Lawrence che mette da parte il karate per recuperare il rapporto con suo figlio Robby e soprattutto per ritrovare Miguel, fuggito durante il torneo, Daniel LaRusso dovrà chiedere aiuto a una vecchia conoscenza che lo aiuti a sconfiggere una volta per tutti il pericoloso serpente.
Recensione
La quarta stagione mi aveva portato a dubitare leggermente sulla linearità della storia e anche sull’impossibilità di dare nuovi slancio alla trama. Ammetto che in questa quinta, superati i piccoli luoghi comuni e i momenti scontati o già visti, ci sono stati diversi colpi di scena.
Inoltre gli inserimenti di “nuovi” personaggi hanno donato nuovo mordente alla storia e carattere sempre più profondo ai personaggi. Sembra che i cattivi non smettano mai di nascere.
Sicuramente i ragazzi stanno tutti crescendo e maturando sia gli allievi dell’Eagle Fang di Johnny (William Zabka) sia quelli del Miyagi-Do di Daniel (Ralph Macchio), ma il punto è che gli stessi sensei stanno maturando finalmente.
Nonostante le sconfitte ricevute, le umiliazioni i nostri maestri di karate e di vita, finalmente hanno deciso di combattere sì, ma anche di mettere la testa a posto, silenziando le rivalità tra loro e chiedendo l’aiuto a nuovi alleati per mettere fine alla catena di violenza scatenata dal Cobra kai.
La narrazione procede in modo semplice, ma sempre con un ritmo incalzante e io sono rimasta pienamente soddisfatta.
Buoni e cattivi
Una grande caratteristica della serie è senza dubbio quelli di gettare luci e ombre su tutti i personaggi e sebbene la linea di demarcazione tra bene e male sembri sempre nettamente delineata, spesso i nostri giovani protagonisti si trovano a passare da un dojo all’altro, comprendendo quale sia la parte che combatte con serietà e soprattutto pietà.
Anche i buoni possono diventare bulli e anche i cattivi spesso possono redimersi, imparare a combattere con onore e cambiare schieramento. Sembra che la vita ci porti di continuo a scegliere da che parte stare e questo non fa eccezione per gli atleti dei vari dojo.
Alla fine ciò che conta è che tutti decidono di non arrendersi, che le radici degli insegnamenti del Miyagi-do sono forti è che soprattutto l’unione fa la forza. Trovo che questo sia l’insegnamento più bello che la serie ci lasci, ma c’è anche altro. Le arti marziali sono un nobile veicolo e motivo di crescita interiore.
La giustizia, anche se tarda ad arrivare non può non realizzarsi quando la verità viene a galla, chi mente ed è scorretto non può farla franca.
In fine l’amore vince su tutto.
Io amo il fatto che alla fine tutti diventino più saggi e facciano la scelta giusta, non soltanto per se stessi ma per il bene comune.
In definitiva
Ho divorato la quinta stagione, apprezzato le storyline dei personaggi sia vecchi che nuovi. Non so se la successiva sarà l’ultima stagione o meno, dal mio punto di vista potrebbe giungere un buon epilogo, ma sicuramente visto il grande successo, tireranno la serie ancora per le lunghe. Mi auguro soltanto che sia di valore aggiuntivo e non vada perdendo mordente e che soprattutto ogni punto di forza della serie si vada a rafforzare.
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