Un po’ di tempo fa abbiamo recensito il suo romanzo fantasy “Le streghe di Moonvalley” per la collana segreti in giallo e oggi parliamo un poco della giovane autrice che ci ha fatto appassionare alle sue parole. Diamo il benvenuto sul nostro portale ad Amanda Martone in arte Amanda Fall.
La prima domanda che vorrei farti è questa: Quando hai iniziato a scrivere il romanzo, sapevi già come avresti strutturato l’intera storia? Sei una scrittrice che struttura la sinossi o ti lasci guidare dalla tua creatività?
Prima di tutto vorrei ringraziarvi per quest’opportunità, grazie mille per avermi invitata!
Per quanto riguarda la scrittura, sono il tipo di autore che programma molto, che deve sempre sapere dove andrà la trama o cosa faranno i personaggi. Ho agende e quaderni pieni di appunti, devo sempre scrivere tutto altrimenti rischio di dimenticarlo. Ciò non toglie, però, che spesso e volentieri alcune idee arrivino in corso d’opera facendo deragliare la trama principale. I personaggi, poi, fanno sempre quello che vogliono ahahah. Quindi per “Le streghe di Moonvalley” la versione finale è decisamente diversa da quella che avevo immaginato all’inizio. La trama è rimasta la stessa, gli episodi e la crescita dei personaggi, invece, sono mutati in corso d’opera.
Parlaci anche un pochino di te non soltanto del tuo lavoro, ma soprattutto della tua vita.
Chi è Amanda? Cosa fai nella vita oltre alla scrittura?
Nella vita mi occupo di qualcosa di completamente diverso dalla scrittura. Ho una laurea in giurisprudenza e una seconda laurea in economia aziendale e ho sempre lavorato in banca (dopo una parentesi di due anni da avvocato). Attualmente, però, credo di aver trovato la mia strada: da qualche mese sono entrata a far parte dell’organico RINA (il Registro navale italiano). È un mondo totalmente nuovo dove l’ingegneria navale la fa da padrona, ma devo dire che mi piace parecchio. Io ricopro il ruolo di Marine Business Advisor. È davvero impegnativo, sto imparando tantissimo, ma è anche un lavoro che assorbe molto, molto tempo.
Ci sono mondi immaginari nella mente di ogni scrittore che possono venire alla luce grazie ai propri scritti. Raccontaci l’idea iniziale e da dove è nata l’ispirazione?
L’idea di Moonvalley è nata tantissimo tempo fa, fra il liceo e il primo anno di legge, credo. Ero in auto e stavo andando a Sorrento quando, in una curva di Seiano (sono nata a Vico Equense (NA)) mi sono imbattuta in questo albergo, il Moon Valley. Il nome mi ha colpita per l’aspetto fiabesco, sembrava qualcosa che avrebbe potuto usare la Disney. Da lì sono nati i personaggi. All’inizio le streghe non c’erano, era una storia di fate e fantasmi. Liv e Cordelia, infatti, sono arrivate molto dopo… Chiedendo prepotentemente di essere le protagoniste! Nella mia mente volevo creare un fantasy disneyano ma alla fine è venuto fuori un dark fantasy!
Ho amato molto i tuoi personaggi, ovviamente la protagonista Liv, ma anche degli altri suoi amici, mi ha colpito in maniera molto profonda, ma per te quale di tutti i tuoi figli letterari pensi sia quello meglio riuscito?
Diciamo che non saprei scegliere, ahahha! Alcune persone hanno trovato Liv statica come personaggio ma lei sono io! A Liv ho dato il mio carattere, le mie paure, la mia personalità, non credevo di essere una persona così piatta, hahah! Cordelia è senz’altro la più amata. Lei è molto sensibile e insicura ma ha questa scorza dura che le invidio tanto.
Cordelia è quello che avrei sempre voluto essere. Weenie, invece, ha ereditato la mia testa fra le nuvole. Il suo essere così poco presente a se stessa è voluto (poi scoprirete perché) ed è una caratteristica esasperata del mio carattere un po’ lunatico. Julian, invece, beh, lui è la mia anima gemella, il compagno che vorrei, ma che non credo esista. Chris e Marcel, poi, anche loro sono cambiati molto rispetto alla versione iniziale. Tutti loro hanno qualcosa di me ma Liv e Weenie… Loro hanno davvero un pezzo del mio DNA!
Ammetto che oltre ad aver appreso il profondo studio storico ed esoterico profuso nel tuo romanzo ho pensato anche al famoso serial “Streghe” e ho rivisto qualcosa della saga di “Shadowhunters” tra le tue pagine. È giusto pensare che ti abbiano ispirato?
Streghe, mea culpa, ammetto di non averlo mai visto. Forse qualche puntata random. Da poco ho iniziato il reboot ma mi sono fermata alla seconda stagione. Shadowhunters, invece, è una delle mie serie preferite ma anche questa ho iniziato a leggerla dopo aver iniziato a scrivere Moonvalley.
Molte persone mi hanno detto di aver trovato similitudini tra il mio stile di scrittura e quello della Clare e, in effetti, leggendo i suoi libri l’ho notato anch’io. Ma io ho iniziato a scrivere molto prima di leggere i suoi libri, il mio stile è lo stesso del liceo. Il lessico è cambiato, ovviamente, ma non il mio modo di scrivere. Per Moonvalley ho cercato di creare qualcosa di unico, che fosse solo mio. Ammetto di aver fatto pochissime ricerche folcloristiche proprio per non essere influenzata da nulla all’infuori della mia immaginazione.
Quale dei grandi autori del passato o di quelli contemporanei hanno ispirato il tuo lavoro e ti hanno fatto appassionare al mondo della scrittura?
Il primo vero romanzo che abbia mai letto è stato Harry Potter. La Rowling ha creato il mondo in cui amerei vivere (senza Voldemort, ovviamente). Ho sempre avuto una propensione al fantasy ma la Rowling mi ha proiettata in qualcosa di totalmente diverso. Altra autrice che adoro è Cassandra Clare. Ha un modo di raccontare le cose così simile al mio, un narratore onnisciente e terribilmente descrittivo ma con una punta di ironia. Per tutto il periodo delle scuole medie e del liceo ho letto SOLO Harry Potter in loop, per cui molti autori (come la Clare) li ho conosciuti solo all’università o post laurea. Da poco ho scoperto la Maas e il suo mondo Fae, e Deborah Harkness. Quello che ha creato con A discovery of witches è pazzesco! Se solo avesse usato la terza persona invece della prima sarebbe stata una serie assolutamente perfetta!
Di tutte le creature fantastiche descritte nei tuoi scritti, quali ami di più? Streghe, fate o altro?
Al momento ho in corso tre serie: Moonvalley (streghe, fate, fantasmi) pubblicato dalla Segreti in giallo, Holland Academy (Hunter, vampiri, mannari, demoni) in uscita prossimamente con Words Edizioni e Luminescent (distopico) di prossima uscita con Segreti in Giallo. Ogni serie è ambientata in un periodo storico diverso, ha creature diverse, appartiene a generi diversi ed è scritto in modo diverso. Amo tutto ciò che è fantasy, mi piace molto cambiare ma, se proprio dovessi scegliere, direi che le mie creature preferite sono i vampiri.
Cosa consiglieresti agli autori esordienti che lottano per farsi strada nel mondo editoriale italiano?
Diciamo che essendo anche io agli albori non ho molti consigli da dare se non di non arrendersi. Cerco di pubblicare da anni, non è stato facile, ma con tenacia e dedizione si può ottenere tanto.
Puoi svelarci qualcosa dei tuoi prossimi progetti editoriali? Quando uscirà il prossimo volume della saga?
Nel mese di maggio 2023 uscirà il primo volume di una dilogia distopica per Segreti in Giallo, dal titolo “Luminescent”. Questo libro è qualcosa di diverso, un distopico con aspetti fantascientifici, steampunk e molt,o molto romance. È stato un esperimento ma chi lo ha letto lo ha apprezzato quindi spero possa piacere.
Per Words Edizioni, invece, sempre nel corso del 2023 (non ho ancora una data) uscirà il primo volume della serie gothic romance dal titolo provvisorio Holland Academy. Vampiri, cacciatori e una Londra del 1790. Non vedo l’ora di mostrarvi tutto! Avendo in corso tre serie sto scrivendo un po’ di uno e un po’ di un altro, a rotazione, quindi non ho ancora una data per Moonvalley 2.
Ho scritto già diversi capitoli ma la scelta di dedicarmi a un libro piuttosto che a un altro dipende dalle richieste della CE. Per esempio, Luminescent non era proprio in programma. Stavo scrivendo Moonvalley 2 quando la CE mi ha chiesto di scrivere qualcosa di nuovo e breve da mettere in calendario quindi ho dovuto interrompere quello che stavo scrivendo per dedicarmi a una serie nuova. Attualmente sono molto presa dall’editing di Luminescent e, una volta terminato, dovrei iniziare quello di Holland. Insomma, ho un’intensa vita (a)sociale hahah!
Grazie di cuore per essere stata con noi e continua a farci sognare con i tuoi libri e le tue novelle.
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