Bones and All è un film del 2022 diretto da Luca Guadagnino (Call me by your name), interpretato da Taylor Russell e Timothée Chalamet. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo Fino all’osso di Camille DeAngelis.
Bones and All – Trama
1988, Virginia: l’adolescente Maren Yearly sgattaiola fuori casa per partecipare a un pigiama party con i suoi compagni di classe, dove morde il dito di una ragazza, recidendolo. Mentre torna a casa ancora coperta di sangue, suo padre Frank li trasferisce rapidamente nel Maryland. Poco dopo il diciottesimo compleanno di Maren, Frank la abbandona, lasciandosi dietro dei soldi, il suo certificato di nascita e una cassetta. Nel nastro racconta la storia del primo episodio cannibalistico di Maren, quando ha ucciso la sua babysitter all’età di tre anni.
Maren decide di andare in Minnesota, che è indicato come il luogo di nascita di sua madre, Janelle, che ha lasciato lei e Frank quando Maren era solo una bambina. Viene avvicinata a una stazione degli autobus a Columbus da Sully, un uomo eccentrico e “mangiatore”, che la informa che i loro simili possono identificarsi l’un l’altro con l’odore. La conduce in una casa in cui la proprietaria, una donna anziana, è prossima alla morte. Maren si sveglia al mattino e trova Sully che divora il cadavere della donna e si unisce a lui. Sully sembra interessato a prendere Maren sotto la sua ala protettrice, ma lei subito dopo fugge.
Durante il taccheggio di provviste in Indiana, Maren difende una donna dalle molestie di un cliente. Dopo aver assistito alla scena, un giovane di nome Lee si oppone al cliente; Maren in seguito trova il ragazzo fuori, che si è appena nutrito dell’uomo.
Lee ruba il camion della sua vittima e si offre di portare con sé Maren, accettando di aiutarla a trovare sua madre dopo aver passato la notte nella casa vuota dell’uomo. Mentre intraprendono un viaggio attraverso il paese, i due si innamorano.
Recensione
Non è assolutamente un film per famiglie. Il tema è sconvolgente e per vederlo tutto, c’è bisogno di una buona dose di stomaco e coraggio. Una storia molto cruda e surreale anche se permeata da un cruento sfondo realistico. Un film che non è affatto adatto ai deboli di stomaco. La tematica è assolutamente sanguinosa e allo stesso tempo, toccante, emotivamente forte, romantica e strappalacrime.
Un film interpretato in maniera magistrale dal duo Russel – Chalamet, due attori giovani e di grandissimo talento. Con la loro alchimia hanno creato una coppia cinematografica incredibile e una pellicola indimenticabile.
Mi aspettavo di non riuscire a guardare molte delle scene, visto il tema trattato, eppure grazie a un’ottima regia e al buon montaggio, a differenza di quanto mi aspettassi non sono rimasta molto disgustata, ma proiettata nell’animo dei personaggi.
Lee e Maren sono legati dalle stelle e dallo stesso bisogno, arrancano da un luogo all’altro, da un pasto all’altro sentendosi colpevoli, eppure bisognosi di compiere gesti tanto insani, ma indispensabili al loro equilibrio fisico e mentale in maniera naturale.
Nonostante gli efferati crimini di cui i due ragazzi si macchiano, sembrano allo stesso tempo puri, e vittime di se stessi, della propria natura inspiegabilmente auto distruttiva e cannibale. Le loro azioni sono spinte dalla fame, dal bisogno.
Diventano incapaci di sfuggire al proprio tragico destino. A differenza degli altri della loro specie, mantengono in un certo senso la propria umanità. La loro unica salvezza è infatti l’amore puro che provano l’una per l’altro. C’è tanta poesia, quanto profondo dramma in questo e mi meraviglio poco nel trovarlo un film sconvolgente e allo stesso tempo bello.
In definitiva
Mi sono commossa, e meravigliata delle mie stesse sensazioni in merito a questa storia. Ho dovuto riordinare le idee, ma alla fine lo reputo un film incredibile, che ti spinge allo stremo, portandoti a pensare che in fondo siamo tutti animali bisognosi di qualcosa. Ciascuno di noi necessita di vivere secondo la propria natura e i due protagonisti lo fanno a discapito di tutto.
Persino la ragione fallisce di fronte all’amore e alla fame. Tutto ciò che è primordiale appartiene alla natura umana e rende l’essere umano un predatore, una bestia tanto quanto una vittima del destino e della fame che sia d’amore o di carne, poco importa. A essa non si può sfuggire.
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