Velhot – Il Maestro delle Anime di Chiara Bastianelli

Tra le gotiche spire di un passato fumoso, emerge dalla bruma del tempo Velhot – Il Maestro delle Anime, primo libro della saga dark fantasy pubblicata su Amazon da Chiara Bastianelli.

Velhot – Il Maestro delle Anime – Trama

Velhot: Il Maestro delle Anime di Chiara Bastianelli
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Clara vive da vent’anni in un villaggio bigotto che le sta troppo stretto. La speranza di un cambiamento viene improvvisamente riaccesa quando, nel suo piccolo paese, arriva un misterioso straniero. Clara rimane stregata dal fascino antico, rigido e inflessibile di quest’uomo. Il suo iniziale scetticismo la porterà a non cedere alle sue parole seduttrici, ma a studiarlo meticolosamente affidandosi alla ragione. Quello che scoprirà sul conto dell’uomo sconvolgerà le sue credenze, conducendola in un mondo fatto di ombre, vampiri e creature della notte.

Recensione

Velhot – Il Maestro delle Anime è un libro che nasconde una storia molto particolare, una storia che inizia in un tempo molto lontano, attraversa i secoli, e infine giunge a stravolgere il mondo di Clara, la protagonista.

Con le atmosfere cupe e un po’ decadenti che mi hanno fatto venire subito alla mente la serie animata Castlevania, questo romanzo parla di amore in vecchio stile. Sariel, vampiro millenario dai poteri forti e astuti come quelli di un dio, è un vero vampiro. Il suo aspetto è antico, quasi mostruoso, con le dita lunghe e scheletriche, l’incarnato pallido, le orecchie a punta. Ha un aspetto insolito, che tuttavia affascina e strega Clara. Tutta la conoscenza millenaria che sembra circondarlo quasi come un’ombra, la attira; lei, da sempre grande divoratrice di libri.

Clara vuole sapere tutto, vuole superare i suoi limiti, i confini imposti dalla sua famiglia e dal minuscolo villaggio in cui abita. L’incontro con Sariel la condurrà su strade del tutto nuove; a poco a poco la costringerà a fare i conti con le catene che la trattengono, fino a liberarsi da tutte le persone che fanno ormai parte della sua vecchia vita.

Il nuovo mondo di possibilità che si apre davanti a lei è in parte fatto di dolore, ma anche di amore e di una nuova concezione del mondo. Clara inizierà molto presto a vedere le città con lo stesso sguardo di Sariel, mettendo il luce tutti i difetti oscuri della specie umana: il desiderio di vivere per sempre, non importa a quale prezzo; l’egoismo; l’ignoranza; la gelosia; il perverso piacere davanti al dolore altrui.

Parere personale

Velhot – Il Maestro delle Anime è solo il primo romanzo di questa saga, tuttavia io penso che possa considerarsi anche una storia a sé. È un inizio, ma è anche una porta che ci mostra spiragli di una storia con dinamiche del tutto nuove.

Di solito, in questo genere di libri, fin troppo spesso il personaggio vampiresco si mostra più umano, più docile davanti all’amore che prova per la protagonista; un amore che lo porta ad abbandonare i suoi intenti malvagi. Nel caso di Sariel questo non avviene. Lui vuole portare i suoi figli oscuri nel mondo, vuole piegare l’umanità, che in un certo qual senso ha sprecato la sua occasione di dominio, per portare una nuova gerarchia. Sariel non mitiga la sua oscurità, la sua ferocia, il suo essere un vampiro, bensì spinge Clara ad accettarlo in tutta la sua natura spietata e implacabile. Ad accettarlo in un modo che però non mi ha convinta del tutto.

Nonostante abbia adorato questa nuova dinamica, del tutto differente, che sembra voler spingere Clara verso l’oscurità, i ragionamenti che lei fa per cercare di capire il comportamento di Sariel sono forse un po’ troppo semplicistici. Sembra quasi volerlo giustificare, eliminando in maniera forse un po’ troppo netta alcune sfumature grigie che appartengono da sempre all’animo umano. Il suo dilemma interiore è poco sviluppato. Sì, lei è stata sempre evitata e considerata strana dagli abitanti del suo villaggio, ma non mi sono sembrate motivazioni abbastanza profonde per assecondare il folle piano conquistatore di Sariel. Soprattutto dopo aver assistito alle sue disgrazie personali, che in qualche modo sono indirettamente causate proprio dal vampiro stesso.
Mi è piaciuto molto il modo in cui lui rimane comunque fermo nelle sue convinzioni oscure, tuttavia avrei preferito forse un maggiore sviluppo della sfera interiore di Clara, uno sviluppo che avesse basi più solide.

In generale però devo ammettere che la storia è stata intrigante. Tutte le sale oscure dagli arredamenti sfarzosi, il mistero che aleggia intorno alla figura del vampiro, alcuni personaggi caratterizzati in maniera particolare: sono stati dettagli che mi hanno fatto apprezzare l’intero svolgersi degli eventi.
L’ultima nota da sottolineare resta forse la revisione del testo. Credo che questa storia potrebbe assumere ancora più valore e maggior scorrevolezza con una più approfondita correzione del testo, che in alcune parti stride un po’ e distrae il lettore dal contenuto.

Conclusioni

Velhot – Il Maestro delle Anime è una storia in cui l’amore supera l’aspetto fisico, supera il tempo e si pone in maniera del tutto nuova, quasi riservata, elegante e rispettosa. Con fare seducente ma delicato, Chiara Bastianelli crea un vampiro feroce ma paziente, animalesco ma astuto, pieno di contrasti molto interessanti che lo hanno reso in fretta il mio personaggio preferito.
È un romanzo con un buon potenziale, originale e dal sapore vagamente antico.
Leggerò il resto della saga? Forse. Di certo mi è rimasta una sorta di ancestrale curiosità per Sariel la quale, ferrosa come un calice di sangue, mi fa venire voglia di sentir parlare ancora di lui.