Stoke-on-Trent potrebbe non essere il primo posto a cui si pensa quando si parla di post-punk tormentato, eppure è proprio da lì che provengono i Genius of the Crowd. Combinando testi che esplorano l’essenza della vita, le questioni politiche e sociali, le relazioni interpersonali e la ricerca di un significato, con riff taglienti, una batteria trascinante e una ricca musicalità, i cinque elementi sono ben lontani dalla media delle band indie.
Con influenze che spaziano dalla contemporaneità, come i Fontaices D.C., ai classici, come Jimi Hendrix, il gruppo trasmette una sensazione di freschezza che gli permette di distinguersi dai suoi colleghi post-punk. È un aspetto molto evidente nel singolo di prossima uscita “Bluebird”.
Quattro minuti e mezzo di post-punk cupo e malinconico, “Bluebird” è il primo assaggio dell’imminente EP della band e funge da fulcro del disco. Partendo da una linea di basso che ricorda quasi i Cure, si trasforma in qualcosa di molto più ampio, oscuro e disperato, rappresentando una dichiarazione d’intenti da parte di una band che conosce chiaramente la direzione in cui sta andando.
In effetti, con l’uscita di un EP all’orizzonte, per non parlare di uno show da headliner non ancora annunciato in un futuro non troppo lontano, è chiaro che se Genius of the Crowd non è un nome con cui avete già familiarità, è certamente un nome che vedrete molto di più nei prossimi mesi.
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