Beetlejuice Beetlejuice (2024) è il sequel della nota storia di fantasmi Beetlejuice – Spiritello porcello (1988). Tornato sullo schermo dopo quasi 30 anni, grazie anche al grande successo di Mercoledì su Netflix, che ha ispirato il visionario Tim Burton, a realizzare il seguito cinematografico. Al cast del primo film, composto da Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O’Hara si è unita appunto la giovane star Jenna Ortega, oltre a Monica Bellucci, Willem Dafoe, Justin Theroux e Burn Gorman. La colonna sonora è affidata sempre al grande Danny Elfman, prodotto e distrubuito da Warner Bros., Plan B Entertainment.
Beetlejuice Beetlejuice
Beetlejuice è tornato! Il visionario filmmaker nominato all'Oscar® Tim Burton, e l’attore candidato all'Oscar® Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice, l'atteso sequel del pluripremiato Beetlejuice– Spiritello porcello.
Beetlejuice è tornato! Dopo un'inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l'Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso torni nuovamente per scatenare il suo caos.
Recensione
Il primo film del ’88 fu un grande successo di critica e del pubblico, incassò quasi 80 milioni di dollari e si aggiudicò l’Oscar al miglior trucco nel 1989. Il successo del film ha anche ispirato una serie televisiva animata in quegli anni. La colonna sonora di Elfman divenne un vero cult con l’aggiunta della ballata africana di Harry Belafonte: Day – o (banana boat song). Ascoltarla oggi cantata da un coro giovanile è a dir poco emozionante.
Tutto sommato per essere un sequel realizzato dopo alcune decadi, non è un male il nuovo film. Presenta una sceneggiatura semplice, ma lineare che mantiene fede e non snatura la storia del primo film e dei suoi personaggi, così com’erano stati scritti. Burton come sempre ricrea un’atmosfera dark, una fiaba surreale, con molti effetti speciali in stop motion, creature e make up, in vecchio stile. Il tutto nel complesso non sembra mai ridicolo, anzi manda i fan in delirio.
Non sembrava che questa storia fosse destinata a proseguire, ma sicuramente le storie di fantasmi affascinano da sempre e così anche i personaggi oscuri, ma divertenti come il Geuse di Keaton che ancora una volta rientra nei panni di un suo vecchio personaggio e lo rende ancora più iconico.
Winona Ryder alias Lydia, ormai è cresciuta e forse ricorda troppo la Joyce di Stranger Things, ma a parte questo dettaglio anche il suo personaggio compie un buon cammino e si lega bene a questa nuova avventura.
Ortega ha sempre dei tratti in comune con la sua Mercoledì, ma ciò è pur sempre comprensibile essendo ormai perfettamente calata nei suoi panni, sebbene in quelli di Astrid sia credibile comunque, e fa da ottimo centro per il film. Bella prova quindi per tutto il cast, tranne per la Bellucci che non mostra grandi doti attoriali, escluso un corpo e un ruolo da urlo, in tutti i sensi.
In definitiva
La morale di questa macabra favola è che dobbiamo imparare a lasciar andare i nostri defunti e allo stesso tempo dare valore al tempo che ci viene concesso in vita, senza disperarci di fronte all’idea del lutto e dell’abbandono, vivendo la sofferenza anche con un pizzico di sana ironia.
Il film nonostante il tema può essere adatto a tutta la famiglia, è leggero, divertente, un pò sopra le righe, ma per gli amanti delle storie oscure di Burton, non sarà certo una novità .
Il finale sembra aperto anche un eventuale terzo episodio, ma onestamente continuare a forzare la storia potrebbe essere controproducente. Come sempre ai posteri l’ardua sentenza.
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