Prosegue la Van Helsing saga di Gianmario Mattei con Sabramaelin, il secondo capito seguito di Il Richiamo del Sangue. Continuano le avventure di Boudjiewin dopo gli eventi scatenati dall’apertura della Porta Rossa. Nuovi nemici, imprese ed eventi aspettano il nostro protagonista, ma la risposta ad antiche domande può essere solo letta fra le trame vermiglie del sangue.

Sabramaelin – Trama

Sabramaelin (Van Helsing 2) di Gianmario Mattei
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6 settembre 1890

Stephan Van Helsing è ormai certo che a spingere suo padre Abraham a lasciare la città non vi sia alcun male soprannaturale solo un’alienazione senza freno. Deciderà di partire per trovarlo al più presto e sottoporlo a cure adatte a riportarlo alla sanità mentale che tanto lo hanno contraddistinto nel corso della sua vita e brillante carriera da medico. L’ora però è tarda, la notte stranamente gelida e inclemente, Stephan rimanderà la partenza per l’Inghilterra alle prime luci dell’alba. Nell’attesa continuerà la lettura delle memorie dei suoi antenati, che lo attirano magneticamente a loro.

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Un tono di voce che colpì profondamente Boudjiewin, che senza rispondere si limitò a chiudere gli occhi lasciandosi sopraffare dalla vergogna.
«Ora sapete, Leda, conoscete il mio segreto» disse melanconico Boudjiewin. «Lo spregevole prezzo che ho pagato per aver posato gli occhi sulla Porta Rossa, per aver camminato nel fiume di sangue che fluiva dalla sua sottile soglia.»

Sono passati ben otto anni dalle vicende narrate da Boudjiewin Van Helsing nel suo diario. Amsterdam è cambiata, Boudjiewin è cambiato. Dell’uomo che era un tempo rimane solo la ferrea forza di volontà e alcune certezze maturate durante il suo errare di cui parla mal volentieri.

Le forze oscure nel loro eterno operare e persino Gonnarath, la morte personificata, lo piegheranno ad affrontare il suo destino.

Nuovi compagni d’avventura, nuovi intrighi e inganni che amplieranno la visione che Boudjiewin ha della realtà che lo circonda, facendogli comprendere che i vampiri possono essere considerati un male minore.

Recensione

Come secondo volume della saga dei Van Helsing, Sabramaelin ha tutta l’aria di un romanzo di transizione fra quelli che sono gli eventi di cui abbiamo discusso nel capitolo precedente e ciò che dovremo aspettarci dal prosieguo di questa fortunata saga. Ancora una volta, Boudjiewin sarà il protagonista principale, ma gli eventi e le storie che lo riguardano prenderanno una direzione inaspettata. Non saranno infatti i vampiri i veri antagonisti di questo romanzo, ma un male più grande e più antico.

Sabramaelin mette in discussione tutte quelle che sono state le nostre conoscenze sul mondo sovrannaturale che avevamo immaginato fino a questo momento. Nuovi poteri, mostri e dei che andranno ad intrecciarsi con quelle che sono i miti e le leggende di antiche culture.

sabramaelin antico castello

Image by DarkmoonArt_de from Pixabay

Maegi e Congreghe

La vera grande innovazione presente in questo romanzo è la comparsa della congrega delle Maegi. Queste figure potrebbero essere facilmente associate a un gruppo di sacerdotesse e sacerdoti che ricordano per certi versi quelli della tradizione celtica, seppure in realtà si possono riscontrare richiami a diverse religioni. In ogni caso, queste entità suggeriscono in questo volume di divenire una sorta di chiave di volta che separerà il passato dal presente e quindi dagli eventi che si avvereranno dal prossimo volume a seguire.

La struttura stessa del testo, infatti, ci suggerisce che la saga dei Van Helsing non finirà certo qui, ma che molto altro è in attesa celato nell’ombra e che sarà proprio questa antica magia a permettere al protagonista (o ai protagonisti) di sbrogliare la matassa che il destino ha intrecciato per loro.

Il destino di Flip Rouet

Un’altra figura che diviene molto interessanti e che sicuramente da l’idea di poter acquisire un ruolo importante nelle successive vicende è quella del giovane Flip. Un personaggio che entra nelle vicende quasi come una figura di contorno, il suo destino però si ritroverà legato a quello di una terribile entità. In questo volume vedremo strascichi di come la sua vita muterà lentamente per sempre e avremo le prime avvisaglie del terribile fato che lo attende e che andrà poco a poco a carpire la sua anima.

Le linee narrative

Il racconto presenta quindi diverse linee narrative. La prima che possiamo subito identificare è proprio quella che narra le vicende della congrega Maegi e che  sarà quella che andrà presto ad intrecciarsi con le vicende del nostro protagonista storico Boudjiewin Van Helsing. Per tale motivo riteniamo che questa sia dalla quale ci aspettiamo una maggiore rilevanza anche negli episodi futuri. La seconda, a cui abbiamo fatto appena menzione, è quella che narra le vicende di Flip. Questi eventi hanno una tale incisività che dirvi di più significherebbe davvero togliervi il gusto della scoperta. Vi è inoltre un’altra linea narrativa che va un po’ a recuperare quelli che sono i vecchi personaggi che avevano preso parte alle vicende del primo volume e stiamo parlando di Gabriel e delle vicende che vanno a svolgersi nella vecchia Amsterdam.

Tutte queste linee, ora promettono, come detto, di andare a convergere in un’unica grande trama. Sabramaelin, appunto, ci prepara proprio a questo e ci mette nella condizione di attendere l’episodio successivo proprio per scoprire cosa accadrà.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.