Come promesso la settimana scorsa, eccoci al secondo capitolo di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.
In questo secondo capitolo la narrazione si sposta in Europa a al seguito dei piani del mago oscuro Grindelwald.
Trama
New York, 1927. Sono passati pochi mesi dalla cattura da parte del MACUSA del perfido e potente Grindelwald e, come da minaccia, il Mago Oscuro sfugge presto alla detenzione, nel corso di una sequenza aerea che stabilisce da subito le caratteristiche dello spettacolo visivo che sta per seguire: vertiginoso, inquieto e acrobatico. Grindelwald ha piani estremi, sul mondo dei maghi e su quello dei non maghi, e si dirige a radunare i suoi seguaci, pescando tra le fila degli scontenti per i metodi repressivi e violenti del Ministero della Magia. Ma in particolare cerca Credence, l’Obscuriale miracolosamente scampato alla morte. Anche Newt Scamander, il timido magizoologo, è sulle tracce del ragazzo, per conto di Albus Silente. E naturalmente anche il Ministero, e l’Auror Tina, con la quale Newt ha un malinteso sentimentale in sospeso.
Recensione
I crimini di Grindelwald è il secondo capitolo di Animali Fantastici. La serie, nata da una costola di Harry Potter, è stata scritta da J. K. Rowling e si basa sulle avventure di Newt Scamander, famoso magizoologo e autore del libro Animali Fantastici e Dove Trovarli. Il libro è uno dei testi che gli allievi di Hogwarts si ritrovano a studiare durante i corsi e da il nome al primo capitolo della saga che abbiamo già recensito una settimana fa.
Dall’America all’Europa
Con questo secondo capitolo la narrazione si sposta da New York a Parigi, dove il mago oscuro Grindelwald, riuscito ad evadere dalla sua prigionia, è alla ricerca di un elemento molto importante per il suo piano: il giovane Credence. Sembra infatti che questi sia sopravvissuto agli eventi del capitolo precedente e ora sia alla ricerca della sua famiglia di origine.
Con lui, un’altra figura celebre del panorama potteriano: Nagini.
La storia del serpente
La storia di Nagini è di fatto una sottotrama molto interessante di questo secondo film. Essa ci appare infatti con un aspetto umano, mentre nella serie principale è chiaramente un serpente.
A partire dalla sua condizione di Maledictus.
Come Nagini sia passata dalla donna che si può vedere in questo film ad essere il serpente di Voldemort, rimane comunque un mistero. Un mistero che si spera sia possibile risolvere nel prossimo capitolo della saga. In ogni caso, resta un bellissimo personagio con una promessa di un’ottima trama. Chissà che la Rowling non ci dia davvero modo di saperne di più.
La Ricerca dell’identitÃ
Un altro dei temi fondamentali di questo secondo film è quello della ricerca dell’identità e delle proprie origini.
Partiamo dal personaggio di Credence che avevamo capito già dal trailer e dalle locandine non essere morto.
Seguendo i topos della fiaba classica, Credence si fa protagonista della sua propria storia.
Chi è egli veramente?
Sopravvissuto non solo alla sua condizione esistenziale, quanto agli eventi che l’hanno visto protagonista nell’ultimo film, il ragazzo si chiede da dove vengano quelle sue capacità . E soprattutto perché chi avrebbe dovuto amarlo ha deciso di lasciarlo invece al suo destino.
Credence vuole conoscere la sua storia, e vuole conoscere sé stesso e questo lo porterà a dover affrontare un importante dilemma etico. Cosa è disposto a fare pur di arrivare al suo scopo?
Di dilemmi etici e scelte morali. L’eterna lotta fra ciò che è giusto e ciò che ci rende felici
Arriviamo dunque all’ultimo grande tema che appartiene a questo film: il Dilemma morale.
Abbiamo già accennato a Credence e alla sua ricerca della propria identità . In diversi punti della sua storia egli si troverà a dover fare una scelta su come dirigere i suoi passi alla ricerca di se stesso. Tuttavia Credence non è certo l’unico a dover affrontare questo dilemma.
Un altro personaggio a camminare su una pericolosa linea di confine è, infatti, quello di Queenie.
Innamorata del babbano (o no-maj come preferite) Jacob, vede il suo sogno d’amore osteggiato dalla comunità magica che non approva questo genere di unioni.
Afflitta da questo contrasto, si quasi abbandonata da coloro che dovrebbero supportare il suo sogno. Queenie sente fortemente il peso dell’ingiustizia che non le permette di amare chi ha rapito il suo cuore. Il suo spirito non ne comprende il perché.
Fondamentalmente, Queenie è un’anima semplice. Il suo unico desiderio è quello di una famiglia con l’uomo che ama. Tuttavia sarà proprio questo amore a metterla in contrasto con sé stessa. La promessa di un mondo migliore suscita un profondo fascino su di lei. Un mondo che le permettadi essere sé stessa. Un mondo dove possa amare.
Come può, in fondo, essere sbagliato l’amore?Â
Si potrebbero scrivere pagine e pagine sul personaggio di Queenie, tuttavia, questo richiederebbe una profonda analisi del personaggio e rischieremo di cadere nello spoiler. Per tale motivo, se davvero ne sarete interessati, vi chiediamo di lasciarci un commento così che possiamo valutare la possibilità di aggiungere un approfondimento.
I Crimini di Grindelwald: un film molte storie.
Dalla nostra breve analisi possiamo renderci conto che i temi affrontati da I Crimini di Grindelwald siano molteplici. Così come le storie che si svolgono al suo interno. Personalmente il film mi è piaciuto molto e credo che sia carico di ancora maggiori spunti di riflessione, almeno per chi voglia farne un’analisi approfondita.
Per tutti gli altri è sicuramente una bella storia carica di magica che ci trasporta nuovamente in quegli universi che abbiamo tanto amato e che hanno costituito una grande parte dell’infanzia di molti di noi.
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