Mag 7, 2020 | 0 commenti

Clouded Minds & Silver Lines: il metal dei Sertraline

Mag 7, 2020 | Sertraline, Il Giradischi - Recensioni Musicali, Musica | 0 commenti

Oggi vi presentiamo una giovane band inglese, insieme al loro EP (Extended Play) che uscirà ufficialmente il 15 maggio. Sto parlando dei Sertraline, un gruppo di progressive tech metal e del loro ultimo progetto Clouded Minds & Silver Lines.

Il gruppo

Formati originariamente nella città di Stoke-On-Trent, nella contea dello Staffordshire, nel 2014, si sono presto affermati come una band che suona singoli originali con affascinanti performance dal vivo. E con il loro EP Guilty (2017), che riscosse un grande successo, ormai alle spalle, si preparano per un nuovo record di ascolti, con canzoni dal sapore innovativo.

I membri del gruppo sono cinque ragazzi pieni di talento: Lizzie, la voce solista; Mike e Tom alle chitarre; Hendo al basso; Si alla batteria. La voce di Lizzie è sottile ma potente, limpida, eppure capace di scendere nel growl più duro.

La destrezza musicale di questa band consente loro di attrarre una vasta gamma di gusti attraverso lo spettro del rock e del metal, offrendo sempre prestazioni impeccabili.

Clouded Minds & Silver Lines

Questo EP racchiude cinque tracce di stampo metal. Io, che ho avuto l’opportunità di ascoltarle in anticipo, grazie alla compagnia di promozione Rage PR, ho apprezzato molto l’utilizzo equilibrato della batteria, che si armonizza alla perfezione con le chitarre, fondendosi a creare un unico fluente suono.

Inside Out, il singolo già rilasciato su Youtube e Spotify, ha una forte impronta rock che si scioglie fino a diventare metal. La voce della solista si lega con armonia agli strumenti, e l’alternarsi di growl e melodico non è eccessivo creando la giusta dose di contrasto; ottimo il suono limpido della chitarra che fa quasi da sfondo. Il significato del testo è semplice ma di grande impatto, conquista per la sua trasparenza, con un riff che trasporta.

In Mean to me II invece gli strumenti picchiano più duro, crescendo di ritmo; il growl di Lizzie è più intenso, rabbioso, e il melodico fa la sua comparsa solo nei ritornelli. Mentre in 2205 il ritmo incalza e diventa quasi disturbato, avvicinandosi di più all’heavy metal, e la chitarra elettrica è più persistente e sfocia in un breve assolo.

Mi è piaciuta molto Screaming For Sleep, la sua forza, la combinazione martellante di tutti gli strumenti. La voce della solista in questo caso crea un vero effetto di contrasto, alta e chiara, spicca bene invece di confondersi tra le note. E che dire di Isolation? Ricca di cadenze elettroniche e un ritmo quasi orientale, inframmezzata da un nuovo assolo di chitarra egregiamente accompagnato dagli altri strumenti, i quali la fanno un po’ da padroni rispetto alla voce di Lizzie.

Nel complesso, essendo per me la prima volta che ascolto questo gruppo, devo confessare di essere rimasta colpita. Una buona musica, uno stile originale e semplice. Meritano una possibilità, il loro angolo sulla scena del metal contemporaneo. Credo che ascolterò anche i loro lavori meno recenti!

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