E siamo ormai giunti all’ultimo dei Quattro Racconti con il Morto che ha per titolo Morte di una prostituta cinese. Scritto sempre dal nostro Marco Scaldini e pubblicato per Segreti in Giallo, anche questa volta si tratta di un racconto molto breve.
Trama
Un centro di massaggi cinese diventa teatro di un duplice omicidio. Quali segreti si nascondono fra i clienti e chi lavora al suo interno?
Morte di una prostituta cinese – Recensione
Siamo all’ultima tappa del nostro viaggio. Marco ci accompagna all’interno di un centro massaggi, dove però sembra che l’attività principale sia solo una copertura che nasconde un bordello per giovani di origine cinese.
Ed il racconto si apre proprio con una di queste ragazze che viene brutalmente e gettata, insieme al cliente, all’interno del cassonetto dei rifiuti. Così, come se fosse una cosa di poco conto, spazzatura di cui disfarsi e non quella che una volta era stata una persona, un essere umano. Il caso è scandito dal ticchettare dell’orologio.
1 Luglio, ore 22.00
2 Luglio, ore 11.30
E così seguendo. Sembra quasi di sentirlo scorrere il tempo. Attimo dopo attimo. Tic Toc. Come un vecchio orologio a pendolo. Tic Toc. Qualcosa sta accadendo.
In realtà, come si vedrà poi, il caso è di semplice risoluzione dato che l’intera vicenda si svolge nell’arco di meno di ventiquattro ore.
Al quarto appuntamento abbiamo ormai imparato a conoscere lo stile di Scaldini che si conferma ancora una volta pulito e scorrevole fino all’ultima pagina. E così tiene il lettore incollato alle righe, intendo a scoprire perché qualcuno dovrebbe voler morta una prostituta cinese. E per un attimo, un solo momento, ci si domanda anche se, forse, non sia il cliente il vero obiettivo. Ma come potrebbe l’assassino essere entrato così indisturbato all’interno di un centro estetico senza che nessuno si sia accorto di niente?
La soluzione è più vicina di quello che sembra.
Decisamente un buon racconto che vi consigliamo di portare in vacanza con voi, per godervi il meritato riposo.
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