I due Mondi è il secondo capitolo della saga Star Rings di Simone Lari. In questo volume, seguito de I Guardiani dell’Anello, rincontreremo nuovi e vecchi amici in un’avventura che ci riporterà sul pianeta Talya che già abbiamo conosciuto con la saga de La Chiamata del Destino.
I due mondi – Trama
La minaccia dei Madar e del Signore Oscuro è stata debellata, ma una parte del loro potere permane dentro il corpo dell’Eletto traditore. Dopo aver assorbito l’essenza di un Caduto, Witermann fa rotta con la Towher verso il pianeta Talya.
William intende raggiungerlo, per impedire i suoi nefasti piani e scoprire di più sulle proprie origini. Giunti sul pianeta, I Guardiani dell’Anello troveranno ad attenderli entità cosmiche e malevole divinità, ma anche potenti alleati e sconvolgenti rivelazioni.
Recensione
Proseguono le avventure di William e dei suoi compagni al seguito dell’eletto caduto Witermann che ha ormai assorbito in sé la potenza di uno degli anelli del potere accrescendo di molto le sue capacità, ma allo stesso tempo lasciandosi consumare da esso. I nostri eroi sono così costretti a seguirlo alla volta del pianeta Talya dove, tra l’altro, sembra avere parte dei suoi natali anche lo stesso William. Qui, il loro viaggio andrà a intrecciare quello di Antares e dei suoi compagni anche loro messi in allarme dalla minaccia incombente.
Le due squadre di eroi dovranno così imparare a conosce e a rispettare ognuna i punti di vista dell’altra. Capire quando sarà il momento di agire e quando invece di cedere il posto a chi ha più esperienza in quel determinato settore.
I personaggi
Un racconto di questo tipo che va letteralmente a intrecciare due mondi completamente diversi fra loro è chiaramente carico di personaggi molto diversi e sfaccettati. La saga de La Chiamata del Destino aveva presentato alcuni degli abitanti di Talya che avevamo conosciuto nelle opere precedenti di Simone. Sicuramente tutti i lettori più affezionati ricorderanno Antares, uno dei primi personaggi nato dalla penna di Lari, e i suoi compari Marlow e Hunter.
Antares è sicuramente il personaggio che ha subito la maggiore evoluzione dalla prima opera che che abbiamo analizzato. Del resto è anche il personaggio più complesso e che ha affrontato maggiori sfide. Quindi il più maturo fatta eccezione per il vecchio Ganyo, ovviamente.
Per quanto riguarda invece William, forse dal mio punto di vista, è il personaggio meno simpatico dell’intera compagnia. Un po’ troppo borioso per i miei gusti soprattutto dopo gli eventi del primo capitolo. Fortunatamente questo suo aspetto migliorerà verso la fine del romanzo, imparando, almeno in parte, a cedere il posto quando il momento lo richiede.
Interessante anche il rapporto che viene a crearsi fra i due personaggi di Llen e Vraska per quanto le due possano apparire diverse, hanno degli aspetti molto simili che le fanno avvicinare nel corso delle vicende.
Fra fantasy e sci-fiction
Gli elementi fantascientifici che erano tipici de I Guardiani dell’Anello vengono in questo secondo capitolo a scontrarsi con quelli tipicamente fantasy del mondo di Talya. Non è certo questa una novità degli scritti di Simone, del resto già Profecy-Men vedeva l’incontro di diversi personaggi tratti dai suoi romanzi. Non sempre questo tipo di incroci di realtà può essere convincente, ma sembra che ormai Lari ne abbia fatto il suo cavallo di battaglia e quindi sia perfettamente a proprio agio con questo genere di ambientazioni. Probabilmente, c’è anche da dire che quanti conoscono l’intero comperiamo di opere di questo autore possano avere una visione più complessiva dei suoi personaggi e di come le varie trame vadano ad intrecciarsi fra loro. Certo, le opere possono essere anche lette a sé stanti, tuttavia noi consigliamo di leggere anche le altre opere di questo autore per avere una panoramica più completa.
Detto ciò, c’è un altro punto che ho particolarmente apprezzato del secondo capito rispetto al primo. Questa nuova storia diviene in un certo senso più indipendente come filone narrativo. Il primo capitolo era molto legato alle sue fonti che l’autore ha desiderato omaggiare e gli omaggi erano molto più frequenti. I due mondi, invece acquista una maggiore identità e trova il suo posto nel mondo letterario. L’ho trovato più completo e gli stessi personaggi assumono maggiori caratterizzazioni che più vivi, rispetto all’opera precedente.
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