Disponibile su Disney plus troverete She-Hulk: Attorney at Law la serie televisiva statunitense che ha per protagonista la cugina di Hulk, l’avvocatessa Jennifer Walters. Ideata da Jessica Gao. La serie TV è ambientata nel Marvel Cinematic Universe, in continuità con i film del franchise, ed è l’ultima della cosiddetta Fase Quattro dell’MCU. Composta da 9 episodi.
She Hulk: Attorney at Law – Trama
Jennifer Walters, avvocatessa alle prime armi, entra casualmente in contatto con il sangue del cugino Bruce Banner e acquisisce i suoi stessi poteri che le permettono di trasformarsi nella versione femminile di Hulk, pur mantenendo coscienza dei suoi alter ego. La donna, designata a causa di ciò a casi che vedono coinvolti superumani, cerca di affrontare la sua complessa vita da avvocatessa trentenne e single e allo stesso tempo di fare i conti con la sua nuova identità.
Recensione
La particolarità lampante di questa serie è l’abbattimento della quarta parete. Proprio come il collega Deadpool, anche Jennifer as She-Hulk (Tatiana Maslany) parla direttamente con il pubblico.
Jenn non ha davvero freni quando si tratta di spaccare, cioè volevo dire di uscire fuori dagli schemi di questa storia. Non è una trama particolarmente eroica, complessa o ricca di grandi significati o incredibili visual effect, a parte quello della sua creazione digitale ovviamente. Tuttavia è la storia di una ragazza, una trentenne o meglio un’avvocatessa che cerca di affermare il suo posto nel mondo. L’intoppo è quello di avere i super poteri e di essere appunto donna e di essere vittima di stereotipi del caso.
Una Hulk perfetta perché cede facilmente ai suoi momenti d’ira, di ansia e paura e diventa verde, per sua ammissione come accadrebbe a qualunque donna in preda dei suddetti sentimenti. Viene spesso sottovalutata, nella vita privata e nel lavoro, chiunque le dà filo da torcere.
Subisce molestie, offese e body shaming di ogni sorta, proprio come una chiunque di noi e alla fine se riesce a trovare un lavoro adatto è solo perché lei essendo una Hulk è perfetta a fare da legale alla divisione dei casi dei superumani.
Questa serie in modo simpatico denuncia e analizza tutte le problematiche che la donna moderna vive in un contesto che sebbene si mostri favorevole al girlpower di fatto è ancora maschilista e patriarcale. Questo mi è piaciuto e non si può negare che sia vero.
Chi incontra sul suo cammino?
Come già annunciato è la cugina di Bruce Banner quindi sarà proprio Smart Hulk di Mark Ruffalo a farle da mentore subito dopo aver causato la sua trasformazione, ma poi dovrà cavarsela da sola, dimostrare che è lei la protagonista del suo show.
Un comparsa d’eccezione a cui è dedicato un intero episodio è stato il simpatico Wong di Benedict Wong, che riprende il ruolo dal film Doctor Strange nel Multiverso della Follia e come sappiamo è il più mattacchione dei Maestri delle Arti Mistiche.
In seguito tra i vari casi che le verranno affidati allo studio legale dove esercità dovrà occuparsi proprio dell’antico nemico di suo cugino: Emil Blonsky alias Abominio, interpretato da Tim Roth, che riprende il ruolo dal film L’incredibile Hulk.
Infine abbiamo un’altra grande apparizione nonché ritorno ufficiale nel MCU di un personaggio molto amato, parlo ovviamente di Charlie Cox con il suo Daredevil (già visto in Spiderman no way home). Qui avrà un ruolo molto più importante al fianco della nostra eroina.
In definitiva
La serie è come dicevo un inno al femminismo, all’auto ironia che nella vita non guasta nonostante la pesantezza e le problematiche che si incontrano nella vita di tutti i giorni e che valgono per qualunque essere umano di qualsiasi razza, sesso, religione e orientamento politico e religioso.
Ho apprezzato nonostante la sua semplicità e bassa aspettativa questa miniserie che fa da cornice a un universo di supereroi molto più ampio e complesso. Sicuramente Jennifer tornerà per farci sorridere ancora e alleggerire le atmosfere del multiverso.
0 commenti