Doctor Strange nel Multiverso della Follia  è il ventottesimo attesissimo film del MCU. La pellicola è il sequel di Doctor Strange (2016) ed è arrivato nelle sale in questa prima metà del 2022, diretto dal grande Sam Raimi, prodotto da Kevin Feige, Victoria Alonso e scritto da Michael Waldron. Riprende il ruolo del protagonista il grandioso Benedict Cumberbatch affiancato da Elizabeth Olsen da Benedict Wong e con l’ingresso dell’esordiente Xochitl Gomez.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia  – Trama

Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Doctor Strange in the Multiverse of Madness © Marvel

In un altro universo America Chavez e un alter-ego del doctor Strange sono alle prese con un demone. Quando vengono attaccati, la ragazzina apre accidentalmente un portale che li risucchia al suo interno e piomba su Terra-616, dove Steven Strange partecipa al matrimonio della sua ex-fidanzata, Christine Palmer. Un demone tentacolare continua il suo attacco ai danni di America, ma Strange la salva e uccide il demone con l’aiuto di Wong. America spiega loro che i demoni le danno la caccia perché ha il potere di viaggiare attraverso il multiverso.

Riconoscendo le rune magiche sul cadavere del demone, Strange si consulta con Wanda Maximoff, ma si rende conto che lei non è più l’avengers che conosceva.

Recensione

Prima di tutto mi sento di consigliare a chiunque vedrà il film o che l’abbia già visto, di recuperare la serie su WandaVision con Elizabeth Olsen, e What if. Entrambe meritano molto e aiutano a comprendere meglio la storia di questo sequel.

La regia di Sam Raimi è una garanzia e risulta rinoscibilissima per me che sono una sua fan dai tempi di Spiderman con Tobey Maguire. Mi è apparso subito chiaro dalle prime inquadrature, dagli effetti, ma soprattutto per l’inconfondibile stile horror, di cui Raimi è un vero esperto. Non sfugge infatti il cameo del protagonista dell’armata delle tenebre: Bruce Campbell.

La sceneggiatura è molto veloce, non ci ha regalato soltanto moltissima azione, ma anche un perfetto spaccato sulle dinamiche del multiverso. Ha introdotto molti personaggi del MCU che abbiamo già conosciuto o che andremo a conoscere in futuro, cosa che ho apprezzato moltissimo. Cosa migliore ci offre una finestra emotiva su ciascun personaggio primario, aumentando il valore del climax  e favorendo l’empatia con i protagonisti.

Fotografia, colonna sonora ed effetti come sempre ottimali confermando il marchio di qualità offerto dai Marvel Studios.

Il maestro delle arti mistiche, la strega rossa e la stellina

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia © Disney Media

Come dicevo Cumberbatch si conferma un grande attore, la sagacia e intelligenza del personaggio (mi sono apparse come chiaro tributo al suo personaggio in Sherlock) non smettono mai di sorprendere.

Ciò che apprezzo di lui è che nonostante sia un uomo in gamba, sicuro di sé e dal potere e successo straordinario, il dottore sa fare profonda introspezione e fa capitolare quando serve, la propria arroganza latente a favore della fragilità emotiva, ammettendo (cosa non da poco) le proprie paure.

Mostra il meglio e il peggio di sé anche in questo sequel, rinunciando al potere del dark hold e trovando soluzione a tutti i guai innescati anche dal suo operato. Cosa dire delle sfaccettature che ci ha offerto nei ruoli dei suoi Strange alternativi degli altri universi? Sono straordinari.

Wanda ha aggiunto un grande valore narrativo al film, in quanto la sua esperienza con la magia la rende un imprescindibile elemento della storia di Strange. Non è facile per me non dire cose che siano un chiaro spoiler, ma posso dirvi che la Maximoff di Olsen per me è straordinaria in questo ruolo ed è un personaggio molto importante per tutte le dinamiche del suo vissuto e i forti messaggi che lancia allo spettatore.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia © Disney Media

Xochitl Gomez è il terzo elemento chiave della storia, senza la giovane America Chavez, questo film non avrebbe avuto una trama. Il suo potere è quello di aprire i portali tramite una figura a stella. L’ennesimo chiaro tributo alla bandiera americana.

Viene presentata una nuova piccola eroina che fa da apprendista al nostro dottore, ma allo stesso tempo invita i giovani a rispecchiarsi in questa fase dei cinecomics, dove anche gli adolescenti inesperti e insicuri fanno la loro parte. Sicuramente rivedremo America in futuro.

In definitiva

Il film merita molto, ci sono davvero tutti gli elementi che servono. Forse resterete delusi dal chiaro cambio di stile tra il primo e il secondo film, ma l’anima del protagonista e il senso di tutte le sue vicende è stato reso in maniera ottimale anche facendo un collegamento come vi dicevo con la serie WandaVision e con What if. Il film è stato accolto bene dalla critica e vedremo sicuramente il ritorno di un doctor Strange un pò diverso nei prossimi film, non resta che attendere.

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