Perfino per un dio può essere una dura impresa quella uccidere un proprio simile. E a volte succede che una traccia di quel Dio resti ancora in vita seppure confinata da qualche parte, seppure non si ritrovi ad essere altro che un’ombra.
Venti anni sono passati da quando la Nemesi dei Mondi venne sconfitta. Venti lunghissimi anni da quando quello scontro era costato la vita ad Antares e Mack, venti anni da quando abbiamo lasciato Marlon a godersi i vantaggi della sua posizione, Hunter deluso dalla sua Claire e Angel arruolato all’interno dei Grifoni.
Nel frattempo, Derek Last aveva avuto due nuovi allievi, due orfani, Sefiro e Altair che aveva cresciuto come se fossero figli propri. Sefiro aveva scelto la stessa strada del suo genitore adottivo, mentre Altair aveva preferito la via arcana. Poi era giunto per entrambi il momento di trovare il loro posto nel mondo e da qui il suggerimento di approfondire le loro conoscenze nell’accademia Morningstar presso la cittadina di Mariner. Ma il loro soggiorno all’accademia sembra avere vita breve in quanto questa viene improvvisamente attaccata dalle ombre. L’intervento di Altair e Sefiro risulta essere essenziale, così come quello di Jeff e Alexander, detto Serpente.
Ed è anche per questa ragione che il giorno seguente il maestro Worlow sceglierà proprio i quattro ragazzi per recarsi nella casa di Jerod Masters, un ricco mercante che necessita del loro aiuto per un’impresa alquanto ardua. I giovani dovrebbero recuperare per lui un oggetto conosciuto come la Gemma della Visione, prima che questa cada nelle mani di alcuni negromanti.
Nell’impresa, i ragazzi saranno affiancati da Krystian, un guerriero proveniente dalle gelide terre del nord. Non sarà facile come avevano creduto, ma seppure non del tutto indenni, riusciranno facilmente a fare ritorno. A questo punto Masters proporrà loro una nuova impresa, il recupero di alcune perle del potere appartenute a Runell, l’ex dio della morte, considerando che alcuni dei suoi Avatar stanno cercando di radunare appunto le nove perle del potere per far sì che il loro Dio possa tornare in vita.
Quello che dovranno affrontare non sarà certo facile, ci saranno momenti in cui ognuno di loro avrà di che dubitare, e di segreti che non vogliono essere svelati ce ne sono parecchi. Fino a quando… Beh, questo dovrete scoprirlo da soli.

odm3[1]

Detto questo, eccoci al nuovo romanzo della Chiamata del Destino di Simone Lari, L’ombra della Morte. Ho notato una certa crescita dell’autore anche dal punto di vista stilistico. I personaggi sono del tutto nuovi, anche se non manca la comparsa di qualche vecchia conoscenza, che a dirla tutta è sempre piacevole, soprattutto perché i retroscena di quelli che erano stati gli avvenimenti del primo libro non mancano. E nemmeno le sorprese. Il personaggio di Masters è senza dubbio interessante, soprattutto grazie all’alone di mistero che lievita intorno alla sua figura… Non possiamo dirvi nulla, non non in questa sede, almeno (ma se siete curiosi leggete l’intervista, dove di certo accenneremo a qualcosa in più). I nuovi eroi? C’è di sicuro un parallelismo fra la figura di Altair e quella di Antares, così come quella di Mack e quella di Sefiro. Personalmente mi ha fatto piacere notare come siano stati ridimensionati gli amori, sebbene di donne si parli, e di donne vi siano presenti (Serenity, Elhanna, ma anche Alyna). Sotto questo aspetto, almeno personalmente, l’ho preferito. Il finale, questa volta lascia aperta una strada, e quindi un interrogativo. E certo lascia anche un po’ perplessi. Forse qui  c’è un espediente di Lari per tenere il pubblico sulle spine fino al prossimo volume.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.

    Visualizza tutti gli articoli

Scopri di più da Vampire's Tears

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.