De Civitate Dei è il racconto di Francesco Corigliano proposto per la raccolta Pandemonium. Con un titolo di derivazione latina l’autore, come in realtà ve ne sono molti in questa raccolta, apre l’insieme di questi piccoli racconti a tema pandemia.

Trama

Un temibile morbo si scaglia sulle città, i loro edifici e i loro abitanti inglobandoli gli uni agli altri. Un medico dovrà indagare a fondo per trovare la cura.

Recensione – De Civitate Dei

La premessa che dovrebbe precedere tutti i racconti di questa raccolta è che si tratta di opere molto brevi e pertanto non possiamo scendere troppo nei particolari al fine di non rovinarvi la lettura. E soprattutto gli effetti derivanti da eventuali plot twist presenti al loro interno.

Perciò saremo brevi. Ma questo non significa che avemo meno cura nel trattare il testo.

Come abbiamo già accennato nella nostra introduzione i dieci racconti sono legati anche ai dieci comandamenti bibblici. E dunque qui abbiamo:

“Non avrai altro dio all’infuori di me”

Questa unica frase che da vita all’intera vicenda. Corigliano ci mette a fronte di una città malata, come forse né sono molte, dove gli edifici, afflitti da questo morbo prendono vita e allo stesso tempo inglobano in se stessi gli esseri umani, rendendoli parte delle fondamenta, della pietra e dei mattoni. Il morbo colpisce tutto.

Il testo è scorrevole e certamente piacevole. Lo stile dell’autore risulta pulito e chiaro. Corigliano rende bene questa atmosfera. La città vuota e la polvere, questa terribile e mefitica polvere che copre ogni cosa e l’ammala, la rende non morta, non viva, ma allora cosa?

Il protagonista si avventura quindi fra queste mura e queste strade dove spera di scoprire l’origine morbo e come abbatterlo. Ogni passo all’interno della città rivelerà un qualcosa fino all’epifania finale che decreterà il futuro del genere umano e forse dell’intero mondo.

Possiamo definirlo come un ottimo inizio per questa piccola antologia e sono sicurissima che molti dei lettori di questo blog potrebbero apprezzare.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.