Per Il mito del supereroe 2.0 vi parlo di WandaVision, una serie basata sui personaggi della Marvel Comics: Wanda Maximoff (Scarlet Witch) e Visione. Creata da Jac Schaeffer, per la piattaforma di video on demand Disney+. Con Matt Shakman alla regia. Nel cast Elizabeth Olsen e Paul Bettany riprendono i rispettivi ruoli di Wanda e Visione. Fanno parte del cast principale anche Debra Jo Rupp, Fred Melamed, Kathryn Hahn, Teyonah Parris, Randall Park, Kat Dennings e Evan Peters (Pietro Maximoff nel franchise dedicato agli x-men).
WandaVision – Trama
Tre settimane dopo gli eventi di Avengers: Endgame, Wanda e Visione vivono una vita idilliaca nella tranquilla cittadina di Westview, nel New Jersey, cercando di tenere nascosti i loro poteri. Attraversando varie epoche televisive e stili diversi, dagli anni 50 a quelli attuali, i due cercano di preservare la loro felicità e il loro amore, ma Visione si rende ben presto conto che quel che sta vivendo è un’illusione e che Wanda tiene sotto controllo l’intera cittadina. Nel frattempo, il capitano dello S.W.O.R.D. Monica Rambeau, l’agente dell’FBI Jimmy Woo e l’astrofisica Darcy Lewis indagano su un campo elettromagnetico che circonda Westview nel tentativo di salvare i cittadini bloccati al suo interno.
Recensione
Ero molto scettica riguardo le miniserie, invece ho dovuto ricredermi. Non solo è stata molto originale e assolutamente ben fatta, ha approfondito la storia e il contesto intercalato in sit-com televisive d’ispirazione classica( esempio: vita da strega). La trama è stata assolutamente fluida e coerente con l’universo creato fino a ora e con gli storyline della coppia degli ex Avengers, composta dalla telecineta e dal cyborg umanoide (Olsen-Bettany). Due anime gemelle tra le più improbabile, ma che funzionano in maniera straordinaria.
Ho decisamente apprezzato il personaggio di Wanda, compreso meglio la sua sofferenza riguardo ai lutti subiti durante la propria vita: la perdita dei genitori, del fratello e naturalmente del suo amato. Il suo voler essere donna, anzi una donna come tante, ma che ormai non è più, visti i suoi straordinari poteri.
Quanto a Visione, creato in Avengers: Age of Ultron da Stark, Banner e Thor, nonché dall’interfaccia di Jarvis sublimata da Ultron, con l’ausilio della Gemma della Mente. Come ogni essere creato dall’uomo, ma esule dalla sua natura non fa che chiedersi chi egli sia. Anche questo è stato un tema molto bello da approfondire. In fin dei conti tutti cercano soltanto l’amore e la felicità e lo spettatore entra in empatia molto facilmente con i vari personaggi. E in una realtà dove nulla è come sembra, aspettatevi molti colpi di scena e risate a profusione, senza strafare.
Personaggi e Villain
Ho apprezzato molto l’inserimento di Darcy Lewis, l’astrofisica vista inizialmente nei film di Thor e ora presa dall’analisi dell’anomalia manifestata nella cittadina di Westview. Come sempre è una scienziata sagace, esilarante e interpretata dall’esplosiva Kat Dennings (Two broke girls).
Teyonah Parris è Monica Rambeau. Il personaggio proviene direttamente da Captain Marvel. Da bambina, ha ammirato l’amica e collega di sua madre Carol Danvers / Captain Marvel che la chiamava amorevolmente: tenente cerca guai. Sua madre era una pilota dell’aeronautica militare: Maria Rambeau e di un capitano dello S.W.O.R.D. Monica è diventata una donna molto forte, un capitano straordinario e appena tornata dal blip torna in azione senza remore.
La cattiva e perfida nonché invidiosa antagonista si insidia nel mondo di Wanda e come una marionettista ne tira anche i fili. Inizialmente sembra la solita vicina ficcanaso per poi rivelarsi qualcosa di molto più pericoloso: Agatha Harkness, interpretata da Kathryn Hahn.
In conclusione
La serie lascia intendere dopo i crediti che ci sarà senz’altro una seconda stagione che non lascerà nulla in sospeso. Il successo è meritato e sicuramente attenderò come tutti la nuova stagione, con grande, grande impazienza.
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