L’antispecismo spiegato a mia mamma, al mio vicino, alla mia collega, al mio amico… è un libello di appena 182 pagine edito dall’indipendente Troglodita Tribe che racconta quello che è il significato di Antispecismo e come questo sia un passo fondamentale per l’intera società in cui viviamo.

L’antispecismo spiegato a mia mamma, al mio vicino, alla mia collega, al mio amico… – Trama

l'antispecismo spiegato a mia mamma

L’antispecismo spiegato a mia mamma (al mio vicino, alla mia collega, al mio amico…) da Troglodita Tribe
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Da un simpatico botta e risposta emergono i punti essenziali dell’antispecismo. Il dialogo, attraverso numerosi esempi, arriva a toccare le scottanti tematiche dello sfruttamento animale e delle sue connessioni con l’ideologia del dominio.
Una piccola introduzione al pensiero antispecista diretta a chi non riesce più ad accontentarsi delle evidenti e limitanti contraddizioni del vecchio atteggiamento protezionista, o della visione parziale di un generico animalismo.
Un piccolo libro per cominciare a esplorare una nuova filosofia che si sta espandendo sempre di più, soprattutto tra le giovani generazioni.

Recensione

L’antispecismo spiegato a mia mamma è un breve testo gestito come un dialogo fra un genitore e un figlio, ma che di fatto potrebbe essere riferito a chiunque e avere come protagonisti due persone con qualunque tipo di rapporto l’una con l’altra. Il testo è di base molto semplice e verte a spiegare il significato del termine antispecismo, del perché sia un atteggiamento necessario alla salvaguardia dell’intero pianeta oltre che dei diritti di ogni essere vivente, umani inclusi.

Lo stile, come detto, non è ricercato, anzi. È piuttosto semplice, colloquiale, a tratti perfino troppo. Ma raggiunge il suo scopo. Con esempi pratici diffonde il suo messaggio.

Antispecismo, questa parola sconosciuta

L’antispecismo è il movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo; con quest’ultimo si intende l’attribuzione di un diverso valore e status morale agli individui unicamente in base alla loro specie di appartenenza.

In parole più semplici, l’antispecismo punta a considerare tutti gli esseri viventi, animali e umani sullo stesso livello posto che essi sono dotati tutti delle stesse caratteristiche e quindi meritano di godere degli stessi diritti.

Tutti gli animali, cani, gatti, ma anche mucche, agnelli, galline, pesci e così via sono in grado, prima di tutto di provare sofferenza e tutti loro, come noi esseri umani, sono legati alla propria vita e a quella della propria prole e dei propri simili. Come noi, hanno un proprio sistema di comunicazione, un modo di riconoscersi gli uni con gli altri, di creare un proprio gruppo e stabilire dei ruoli all’interno di essi.

Non sono meno intelligenti di noi, piuttosto possiedono un forma d’intelligenza differente. Le api, ad esempio, comunicano ai propri simili dove trovare il cibo migliore attraverso una danza.

Altri animali (alcuni uccelli, ma anche le scimmie tanto per dire) sono in creare dei veri e propri strumenti per ottenere ciò di cui hanno bisogno. E questo non è certo solo istinti, ma frutto di una sorta di ragionamento.

La scelta antispecista e la dieta vegana

Ma a parte questo è davvero necessario perpetrare questa sofferenza sul mondo animale solo per il nostro istinto a prevaricare su tutto quello che ci circonda?

  Diversi studi mostrano quanto il consumo di carne non sia affatto necessario per il nostro benessere e che inoltre la produzione di carne spreca una quantità di risorse molto superiore a quella che il nostro intero ecosistema è in grado di sopportare.

Questo perché molto del cibo che viene prodotto e l’acqua utilizzata per produrlo viene utilizzata per nutrire gli animali di allevamento che, senza l’intervento dell’uomo non si riprodurrebbero a questi ritmi. Per poi venire ammazzati poi dopo poco tempo. E produrre una quantità di carne in grado di sfamare un numero di persone di gran lunga minore di quello che avrebbero sfamato in prima battuta quegli stessi cereali.

pecora

Photo by Nick Cozier on Unsplash

In realtà, a essere onesti, l’argomento è molto più vasto e molto più profondo di come viene trattato qui. Quindi se davvero lo si volesse approfondire consiglio la visione del documentario Cowspiracy. Ma magari ne parleremo in un’altra sede.

Antispecismo, razzismo, dominio… Cosa c’entrano gli uni con gli altri.

Fondamentalmente tutto perché le violenze perpetuate al giorno d’oggi sugli animali non sono poi così tanto differenti da quelle che in passato venivano perpetrate su particolari gruppi di esseri umani considerati inferiori. In parole povere, l’antispecismo fa quel passo in più includendo gli animali non umani in quel gruppo di creature aventi una serie di diritti.

La vita, la dignità, la possibilità di crescere e prosperare nel loro gruppo sociale e nel loro ambiente. Il diritto a non essere schiavi per trasformarsi in vittime sacrificali o essere sfruttati per il nostro divertimento, o per il lavoro o per qualunque altro motivo. C’è poi il diritto ad avere una dignità che rappresenta la loro natura e la possibilità di vivere secondo essa.

Il diritto di non vedersi strappare i propri cuccioli e di non essere considerati come degli oggetti.

La violenza, e questo è il punto chiave, è tale in qualunque forma essa venga perpetuata. E la violenza è di base qualcosa che, almeno nel nostro inconscio, noi esseri umani aborriamo. Ed è sbagliata in tutte le sue forme e ogni qualvolta sia presente una vittima e che questa cammini su due o quattro zampe non fa alcuna differenza.

Chi dovrebbe leggere questo libro?

La risposta più semplice sarebbe tutti. Gli argomenti sono spiegati in maniera molto elementare e chiara e per tale motivo potrebbe forse essere l’occasione di affacciarsi su un differente punto di vista. Ma se proprio vogliamo scegliere una base di partenza sicuramente è consigliato a tutti coloro che hanno amici animalisti e/o vegani e perché no, vegani e vegetariani stessi. Purtroppo il volume non  è più disponibile in versione cartacea, ma può essere scaricato gratuitamente a favole di una piccola donazione che andrà a fare di chi, ogni giorno, combatte per i diritti degli animali tutti.

Autore

  • KeiLeela

    Classe '90. Nella vita mi occupo di codice e grafica, nel tempo libero navigo verso mondi fantastici. Fondatrice del portale Vampire's Tears, tratto di argomenti legati all'horror e al fantastico. Indago su miti e leggende e misteri esoterici.