Neri pozza editori ci segnala un nuovo titolo molto intrigante Papaveri di fuoco di Gian Sardar. È il primo romanzo di Sadar tradotto in Italia per la collana della narrativa straniera. Un romanzo dalle tinte struggenti, ritenuto commovente quanto straziante. Rientra nella categoria dei romanzi di formazione, parla d’amore e di guerra, senza tralasciare il valore dei legami che entra direttamente nell’anima del lettore.

Papaveri di fuoco – Trama

Papaveri di fuoco di  Gian Sardar

Papaveri di fuoco di Gian Sardar
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Delan ha ciglia nere sulle guance pallide, capelli scuri, selvaggi, lunghi, con qualche precoce striatura di grigio che gli conferisce una certa raffinatezza, una cicatrice sull’occhio a forma di antica penna d’oca. Delan è come la terra in cui è nato, indomito e rumoroso come il Kurdistan.

Quando lo ha conosciuto, Olivia sedeva alla scrivania di un giornale in cui, benché corrano gli anni Settanta, anni di rivolte e ribellioni, le donne sono ancora «mogli prestate all’ufficio», impiegate per ordinare fiori e spedire regali.

Il destino le avrebbe certamente riservato il triste «privilegio» di diventare anche lei la segretaria di qualcuno, la moglie di qualcuno, la madre di qualcuno se non avesse incontrato Delan in una casa malandata nel cuore di Hollywood, un luogo di feste per artisti e attori che, come Delan, si pagano i conti lavorando per la televisione, la pubblicità e in piccole parti di film.

Olivia cercava l’amore, quello che ti divora, che ti porta con la mente altrove, e le è bastato un solo sguardo di quell’uomo per capire di averlo trovato. Cercava anche qualcuno che potesse comprendere il sogno che coltiva con ostinazione: diventare una fotoreporter capace di scattare fotografie importanti, diverse da quelle del paesaggio appena fuori dalla porta dell’ufficio.

E anche in questo Delan si è rivelato come l’uomo del destino. L’inaspettato invito al matrimonio del cugino Ferhad, eccellente suonatore di flauto e fedele compagno d’infanzia, è l’occasione giusta per scattare foto da mozzare il fiato, nel cuore selvaggio del Kurdistan iracheno.

Olivia immaginava di trascorrere notti sotto un cappello scuro pieno di stelle, di addentare fichi ancora tiepidi sugli alberi e percorrere i sentieri affollati di un bazar. Una volta nel Kurdistan, scopre un paese splendido, fatto di visioni e profumi inebrianti, d’innocenza non ancora compromessa, di piccoli e inattesi atti di gentilezza, ma anche un mondo violento, dilaniato dalla guerra, dove un singolo gesto di un giorno qualunque può fare la differenza tra la vita e la morte.

Un mondo in cui ogni cosa prende un significato più vero e profondo: il coraggio, la gentilezza e l’amore, ma anche la paura, il tradimento, il dolore. Un mondo, infine, in cui catturerà l’immagine di un evento tragico e sconvolgente che segnerà la sua vita per sempre.

Gian Sardar

L’autrice Gian Sardar è nata e vive a Los Angeles. Suo padre è originario dal Kurdistan iracheno, sua madre del Minnesota. Ha studiato scrittura creativa alla Loyola Marymount University. È autrice del romanzo You were here e coautrice del memoir Psychic JunkiePapaveri di fuoco è il suo primo libro tradotto in Italia.

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