La prima parte della terza stagione di The Witcher è già disponibile da alcune settimane sulla piattaforma streaming Netflix. Dal 27 Luglio seguirà la seconda e ultima parte della stessa.

Questa terza stagione in un certo senso è cruciale per il successo della serie. Come tutti sappiamo troppo bene e amaramente abbiamo dovuto accettare, segna l’addio di Henry Cavill che dalla quarta in poi non sarà più il nostro Witcher. Questo potrebbe comportare una diminuzione dell’audience da parte dei fan.

Personalmente non riuscirò mai più ad amare il personaggio dopo questo recast. Sicuramente Liam Hemsworth (Hunger Games) sarà senza dubbio un valido interprete e spero di non sbagliarmi, ma io resterò fedele sempre a Cavill.

Nel cast ritroviamo tutti gli attori delle prime due stagioni. Al fianco di Cavill nei panni di Cirilla di Cintra e Jennifer di Vengerberg le due splendide Freya Allan  e Anya Chalotra, accompagnate da Ranuncolo, Joey Batey.

Dove eravamo rimasti?

Il potenziale di Cirilla è molto grande. Addestrandosi con caparbietà a Kaer Morhen, sembrava completamente convinta di voler seguire le orme di suo padre adottivo. Si scoprono grandi verità sul suo lignaggio o meglio sulla base del suo potere: il sangue ancestrale.

The Witcher S3 E4

The Witcher S3 E4© Netflix

Il rapporto tra il lupo bianco e la strega più sfrontata e sexy del continente si era incrinato a causa dei sotterfugi di lei. Yennefer aveva infatti perduto il suo potere e l’unico modo per recuperarlo sarebbe stato consegnare la ragazza. Con il tempo sembra essersi pentita e che abbia accolto seriamente Cirilla nel suo cuore.

Come Geralt ha agito per il bene, facendosi carico del suo destino e anche dell’onere di insegnarle le vie della magia. Dopo varie lotte soprattutto quella avvenuta a Kaer Morhen, Yenn, Ciri e Geralt partono per il loro viaggio, tentando di superare le divergenze per il bene della principessa.

Il grande plot twist della stagione 2, si rivela nel finale: Emyr è il padre di Cirilla e questo spiega il motivo per cui Nilfgard le dia così strenuamente la caccia. Lui la vuole al suo fianco e non si fermerà davanti a niente.

The Witcher – Stagione 3 – Parte 1 – Recensione

La sceneggiatura è ben scritta. Anche se ci sono i soliti saltelli narrativi in alcune occasioni, c’è una maggiore linearità e coerenza. Almeno fino alle ultime due puntate, la storia corre veloce, con un bel ritmo che mantiene lo spettatore incollato allo schermo. Vediamo qualche mostro in meno, ma si verificano più complotti e intrighi politici che portano Geralt e Yenn a indagare sui colpevoli e le motivazioni di tutti gli eventi sinistri che avvengono ad Aretuza e non solo.

Everyones Enemy - The Witcher

Everyones Enemy – The Witcher© Netflix

Seppur riluttanti i due si avvicinano e lo scopo comune è quello di proteggere e addestrare la loro pupilla. Il loro legame magnetico e profondo colora di tinte romance la storia, senza renderla eccessivamente melensa, ma giusta. I due personaggi sono maturati e così anche il loro legame. Sarà anche la loro missione da genitori adottivi, ma ho trovato una bellissima evoluzione dei due. Cirilla anche, diventa sempre più motivata e forte, nonostante gli errori e l’impulsività della sua giovane età è diventata un bel personaggio.

Everyones Enemy - The Witcher - immagini dal set

Everyones Enemy – The Witcher – immagini dal set © Netflix

La situazione politica è sempre più tesa e come sappiamo il Nord dopo Sodden tenta di tenere testa a Nilfgard, ma ci vorrebbe più unità tra i maghi e poi tra i regnanti. Il popolo sa che la guerra è nell’aria. Tutte queste sequenze dove si vedono i movimenti dei maghi e dei cospiratori in ciascun episodio sono le scene più lente e meno accattivanti, forse necessarie per la coerenza narrativa.

Ciò che apprezzo sempre è la buona alternanza tra le scene di azione in cui i protagonisti si fanno valere a questi momenti di dialoghi esplicativi e prolissi.

I visual effect sono sempre ben fatti. Amo la fotografia, i costumi e le scenografie. Le interpretazioni dei vari personaggi sono ottime, tutti ben caratterizzati e rappresentati. Non saprei dire quanto sia fedele la storia rispetto ai libri e ai giochi, ma per me che mi sono appassionata solamente alla serie, mi ritengo appagata e ammetto che mi soddisfa in pieno.

In conclusione

E proprio quando il nostro piccolo Sherlock Holmes-Geralt di Rivia ha fatto delle buone congetture, il finale del quinto episodio rivela il colpo di scena, non per noi, ma per lui. Si scopre chi è il cattivo, scartando le ipotesi precedenti. Non c’è mai nulla di scontato.

Ovviamente non posso dare un giudizio complessivo prima di visionare la seconda parte della serie, ma per ora alzo il pollice. Per il resto dovremo tutti attendere alcune settimane. Odio questo espediente di Netflix di tenere noi fan con il fiato sospeso, ma è chiaro che nonostante l’attesa mi aspetto grandi cose, spero non scontate, ma grandi!

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