L’ultima stagione della serie teen drama, fantasy norvegese Ragnarok è disponibile su Netflix dal 24 Agosto. La stagione è composta da 6 episodi. Ritroviamo lo stesso cast delle due precedenti con il protagonista Magne, suo fratello Laurits e i temibili giganti Jutul interpretati da David Stakston, Jonas Strand Gravli, Theresa Frostad Eggesbø, Herman Tømmeraas e Synnøve Macody Lund.

Ragnarok – Stagione 3 – Trama

Ragnarok è un dramma di formazione che si basa sulla mitologia scandinava espandendola da una prospettiva nuova e inaspettata. La serie è ambientata nella piccola città immaginaria di Edda, situata nella vasta e spettacolare natura norvegese. La storia si concentra sugli abitanti di Edda, alcuni dei quali potrebbero non essere chi dicono di essere. Insieme a loro osserviamo un mondo scosso da cambiamenti drastici come lo scioglimento dei ghiacci polari, inverni caldi e violenti diluvi. Alcuni potrebbero dire che siamo sull’orlo di un altro Ragnarok. A meno che qualcuno non intervenga in tempo.

Recensione

Ragnarok - Poster

Ragnarok poster. Courtesy of Netflix© 2023

La serie è sicuramente più breve di quanto pensassi, ma la sceneggiatura è ben concepita e avvincente. Mantiene alta l’attenzione dello spettatore che giunge alla fine di ogni episodio con la voglia di proseguire.

La fotografia è davvero buona. Soprattutto quella dell’ultimo episodio, con la prevalenza del rosso e, della tecnica dello slow motion in stile 300 di Snyder. Ammetto che è stata davvero accattivante e l’ho ammirata molto come scena d’azione.

Gli scenari della Norvegia sono sicuramente incantevoli e questo mette in secondo piano anche i visual effect, ma anche se ciò aiuta tanto la qualità dello show, alla base c’è una buona storia. Profonda e interessante. La colonna sonora è perfetta sia per il genere che per il target di spettatori designato, un’ottima scelta dei brani.

Analisi psicologica dei personaggi

Ragnarok. (L to R) Jonas Strand Gravli as Laurits in Ragnarok. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Ragnarok. (L to R) Jonas Strand Gravli as Laurits in Ragnarok. Cr. Courtesy ofNetflix© 2023

I personaggi sono stati tutti ben caratterizzati e di conseguenza gli attori sono risultati molto credibili nei rispettivi ruoli. A partire da Magne, (Thor) si nota il suo viaggio dell’eroe e una bella evoluzione del ragazzo.

Durante il percorso lui fallisce nei suoi valorosi intenti, ma continua a provare. Ha quasi una sorta di caduta verso il lato oscuro e si allea con la gigantessa Saxa. Ma dopo aver sperimentato i piaceri mondani e materiali causati dall’abbaglio della ricchezza, comprende quale sia il suo vero posto.

Così Magne apre il cuore e la mente e ancora una volta diventa l’eroe degno di impugnare il suo martello che è l’arma più potente del mondo. Solo così potrà guidare gli Dei nella battaglia contro i Giganti.

Laurits da sempre è il più ambiguo, proprio come il caratteristico Loki. Non soltanto nell’espressione della sua sessualità, ma perché sembra non sapere da che parte stare. Ma alla fine anche lui si evolve, sceglie la sua strada e segue l’amore e la lealtà.

I giganti Fjor, Saxa e Ran, passano dall’essere capitalisti disonesti e inarrivabili, anche perfidi e pieni di mire violente a essere molto più umani.

In definitiva

Quella che sembrava una serie prettamente fantasy si rivela molto più introspettiva e complessa. Ragnarok è una storia incentrata sulle gesta di un gruppo di adolescenti e adulti. Diviene un perfetto connubio di luce ed ombre sulla condizione umana e psicologica dei protagonisti, sia buoni che cattivi.

Se tutta la serie in realtà non fosse altro che una sorta di grande metafora per lanciare messaggi ambientalisti, di resilienza e un profondo invito al disarmo e alla pace tra i popoli e nella società?

Questo dovrete scoprirlo seguendo quest’ultima fortunata stagione che personalmente ho apprezzato moltissimo.

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