Di recente il mondo ha perduto una delle icone mondiali del XX secolo la leonessa del rock, conosciuta da tutti per il suo coraggio, per la sua grande fede buddista e per essere diventata una dei simboli del femminismo e della lotta contro le violenza. Sto parlando dell’immensa e unica Tina Turner. Ritengo doveroso omaggiarla parlando del film basato sulla sua biografia, dal titolo Tina – What’s love got to with it, un film del 1993 basato sulle sue memorie e diretto da Brian Gibson.

Tina – What’s love got to with it – Trama

Nel 1949, la piccola Anna Mae Bullock  a 10 anni ha già un grandissima voce. Rientrata a casa dalla chiesa vede sua madre prendere le valigie pronta ad allontanarsi dal marito Richard, violento, e portarsi con sé la figlia minore, Alline, a Saint Louis. Anna resta a vivere con la nonna, e solo alla morte di lei raggiunge madre e sorella.

Tina - What's Love Got to Do with It (1993)

Tina – What’s Love Got to Do with It (1993) © IMDB

Nel 1958, appena 19enne, in un locale viene notata da un compositore senza successo, Ike Turner, la fa salire sul palco a cantare con lui. poco tempo dopo, le fa un contratto discografico. Il duo, sposatosi alla fine del 1960 comincia a fare successo e a vendere dischi insieme, come il gruppo Ike & Tina Turner. Nascono i loro quattro figli.

Una sera, prima di un loro concerto, Tina lamenta un brutto mal di gola e dice di non riuscire a cantare: qui per la prima volta Ike la obbliga a salire comunque sul palco, qui la donna si rifiuta comunque di cantare, allora il marito le dà un bacio e convince la moglie, a cantare il loro nuovo brano.

Ike, col tempo, diventa un manager sempre più esigente e impone il proprio tipo di canzoni, non accettando obiezioni, diventa un uomo violento e duro, verso la moglie. Sua sorella Alline la sprona a lasciare il marito soprattutto dopo aver ricevuto da lui uno schiaffo.

Dopo anni di abusi e di un ricovero in ospedale Tina va a casa dell’amica Jackie e si sfoga con Alline, stanca dei continui abusi di Ike. La invita a cantare insieme a lei un canto buddhista per riacquistare la sua forza: Nam myoho renge kyo.

Recensione

L’interpretazione della protagonista Angela Bassett è assolutamente grandiosa nel ruolo di Tina e così anche quella di Laurence Fishburne che inizialmente rifiutò il ruolo più volte, a causa del disprezzo che nutriva nei confronti della persona di Ike Turner. Ottimo tutto il cast e la sceneggiatura, il sonoro e il montaggio. Questa pellicola si aggiudicò diversi riconoscimenti e il plauso della critica professionale.

Angela Bassett in Tina - What's Love Got to Do with It (1993)

Angela Bassett in Tina – What’s Love Got to Do with It (1993) © IMDB

La storia è completamente basata sulla biografia scritta dalla cantante, dal titolo Io Tina. Girata nei luoghi reali della sua vita. Nella pellicola sono state omesse buona parte delle molestie e delle cattiverie subite dal marito. Tina in persona prestò la voce per le canzoni e diede il consenso per la produzione anche se ne rimase un pò distanziata, a causa dei brutti ricordi che la storia rievocava in lei. Cosa assolutamente legittima.

Ciononostante questo film è un inno alla speranza, un invito al coraggio e all’amore per la vita. Ci viene mostrato che anche quando si nuota nel fango si può sempre riemergere e rinascere. L’essenziale è il cambiamento interiore che si compie adottando un diverso approccio verso le avversità e riuscendo a ricominciare sempre dal momento presente, vivendo nel qui e ora agendo con coraggio e determinazione.

Come la vita di molte altre star, quella di Tina è ricca di alti e bassi, ma soprattutto di grandi successi discografici. All’epoca del divorzio lei si batté strenuamente per mantenere il proprio nome d’arte e la propria identità di musicista.  Dal momento in cui incontrò il buddismo per lei iniziò la grande svolta. Riuscì a ottenere il divorzio e l’intera sua carriera, nonostante le minacce dell’ex marito, diventò una lunga serie di grandi successi discografici, con pochi uguali all’epoca. Tina creò un nuovo stile passando dal blues al rock’n’ roll.

In conclusione

Una pellicola davvero commovente, emozionante e anche incoraggiante, con una coppia di grandiosi protagonisti e altri valenti attori. Mi sento di incoraggiare la visione di questo film, non soltanto per la grande stima che nutro verso la scomparsa quanto grandiosa Tina Turner, ma per i grandi incoraggiamenti di vita che ha saputo regalarci tramite il suo libro e grazie a questo film biografico.

 

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