Piccoli Brividi è una serie televisiva di genere horror-commedia statunitense, sviluppata da Rob Letterman e Nicholas Stoller, basata sull’omonima serie famosa di libri di R. L. Stine, da cui era già stata prodotta una serie televisiva negli anni ’90. Resa disponibile a partire dal 13 ottobre 2023, con le prime cinque puntate, su Disney+ e Hulu contemporaneamente come parte dei blocchi di streaming “Hallowstream” e “Huluween”. Nel cast Zach Morris, Isa Briones, Miles McKenna, Ana Yi Puig, Will Price, Rachael Harris e Justin Long.

Piccoli Brividi – stagione 1

Nel tranquillo paesino in riva al mare di Port Lawrence cinque ragazzi libereranno accidentalmente forze soprannaturali. Per questo Isaiah, Margot, James, Isabella e Lucas dovranno collaborare per trovare un modo per fermarle. E nel mentre scopriranno gli oscuri segreti dei loro genitori. E tutti portano alla morte di un ragazzo di nome Harold Biddle.

Recensione

Piccoli Brividi può essere definita una piacevole rivelazione. Con un’ottima direzione della fotografia, buona la regia e discreta la sceneggiatura, i personaggi primari e secondari sono ben caratterizzati e rendono una trama a volte semplice a volte ben articolata scorrevole e di buon intrattenimento.

I temi, basati sulle storie horror come nella visione classica dei libri originali, forse non sono adatti ai più piccoli, ma è più giusta per un pubblico oltre i 12 anni, gli amanti del genere e soprattutto per gli adulti che sono cresciuti nell’epoca dei Piccoli Brividi. Essa riprende alcuni degli aspetti delle storie originali come il burattino Snappy, la fotocamera maledetta e molto altro ancora…

L’interpretazione dei comprimari è stata ottimale, ma soprattutto è apprezzabile la performance del professor Bratt ovvero Justin Long. Molto credibile nel ruolo dello squattrinato e sfortunato scrittore che diventa vittima del male in un momento in cui la sua vita va a rotoli ed è alle prese con il blocco creativo.

Facile empatizzare con lui e con ciascuno degli altri, c’è davvero un tema per ogni generazione e per tutti i gusti, tra genitori ansiosi e bipolari, e figli problematici, maniaci del controllo, iperattivi, problemi di sessualità, relazionali, intrighi e misteri ciò che accomuna tutti oltre alla fuga dai peggiori incubi e dalla persecuzione dei mostri è l’eterna scoperta del proprio io. Piccola nota dolente riguarda il villain perché non è decisamente il più affascinante, ma convince lo spettatore in maniera sufficiente.

In conclusione

Il finale di stagione non è tra i più originali, decisamente è aperto e rimanda a una seconda stagione, solletica l’appetito degli spettatori in maniera abbastanza marcata (Se verrà rinnovata). Nel complesso non è una brutta stagione d’esordio per questa serie, è adatta a un pubblico più giovane, ma divertente anche per la precedente generazione. Consigliata.

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